Il Chelsea esce sconfitto nel posticipo di Premier League, andato in scena ieri sera. Il Manchester City di Pep Guardiola – non brillante com’è solito abituarci – ha trionfato per 1-0, grazie alla rete siglata da Riyad Mahrez, egregiamente servito da Jack Grealish, al 18° minuto della ripresa. Un successo che ha proiettato i Citizens a -5 dall’Arsenal capolista e che ha sprofondato, sempre più, i Blues nel baratro del centro della classifica – 10° posto con soli 25 punti -. Un momento delicato per la squadra londinese, reduce da soli 9 punti nelle ultime 10 giornate di campionato. Ma nel buio sempre più denso, una luce sta accendendo la mediana del club di Londra.ZAKARIA SI PRENDE LA SCENA – Sì perché se il momento in cui versa il Chelsea è di una difficoltà senza eguali nella storia recente, c’è chi sta tornando ad esprimere il suo calcio ad alti livelli. Denis Zakaria – acquistato in prestito la scorsa estate dalla Juventus – ha giocato una partita eccezionale nel big match di Stamford Bridge. Schierato da Potter come mediano davanti alla difesa – in un centrocampo a 2 insieme a Mateo Kovacic – il nazionale svizzero ha fornito una performance degna di nota. Rocciosa, solida dal punto di vista difensivo ed equilibrata, elegante nell’impostazione del gioco. Mobilità, fisicità, palloni recuperati a non finire, le recenti gare del classe ‘96 stanno facendo dimenticare una prima parte di stagione, in cui era stato poco considerato da Tuchel prima e da Potter poi. L’elvetico non era stato convocato per le prime gare, prima di essere lasciato stabilmente in panchina per tutti i match disputati prima della pausa per i Mondiali. Soli 139’ disputati tra la partita contro la Dinamo Zagabria – 71’ in Champions – e la sfida contro il Manchester City di Carabao Cup – 68’ -. La sosta mondiale sembra aver fatto rinascere Zakaria, meritatamente applaudito contro il Bournemouth ed elogiato dallo stesso manager dei Blues: “Ogni volta che gioca non delude. Ha fatto bene anche nella sosta durante la partita a porte chiuse contro il Brentford. Ci dà fisicità anche a centrocampo, che secondo me sarà importante”. Eppure, in passato, c’era chi non è riuscito a sfruttarne a pieno le potenzialità. LEGGI TUTTO