La strada già percorsa 8 anni fa da Paul Pogba, da Manchester (United, per la precisione), a Torino, potrebbe presto essere ripercorsa da Thait Chong. Non che la Juventus abbia grande fortuna con i giocatori dalla capigliatura esuberante come lui, quando negli Anni 80 venne di fatto preso Ruud Gullit quest’ultimo rifiutò il prestito altrove, si sentiva pronto per una grande squadra e il Milan lo accontentò. Tutti sanno come è andata successivamente. Questa volta sembra che il quasi vent’enne, centroamericano, nato a Willemsted sull’isola di Curaçao, abbia scelto che il suo futuro – cosi come successe al suo illustre predecessore, che probabilmente qualche parola buona l’ha spesa – sarà lontano da Manchester. Il contratto scade a fine anno, e al momento l’ipotesi di un rinnovo è lontana. E la Juventus tra i club interessati sarebbe in pole position. Finora, peraltro, tutto quello che Chong ha detto sul suo futuro è che “è ancora presto per una decisione”, il che conferma che valutazioni sono in corso e che le scelte sono sul tavolo, e di certo non si è trattato di un giuramento di eterno amore alla grande decaduta del calcio inglese.
Chong, la Juve ci prova: come con Pogba nel 2012
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