Per il prossimo Mondiale ci sarà da aspettare ancora un bel po’ di tempo. La Francia, campione in carica, difenderà il proprio trono solo nel 2022, quando il torneo si giocherà in Qatar. Nel mezzo, oltre a Copa America e Coppa d’Africa già in corso, ci saranno gli Europei del 2020, i primi della storia in formato itinerante. Poi sarà di nuovo il momento di pensare alla massima competizione del calcio mondiale, alla coppa più ambita da ogni calciatore e allenatore. Nel frattempo, a candidarsi per l’eventuale organizzazione dell’edizione del 2034, è stato il Sud est asiatico. L’annuncio è stato dato a Bangkok dal Premier della Thailandia Prayuth Chan-ocha, secondo il quale questa candidatura multipla comprende ben dieci paesi. Si tratta, oltre che della Thailandia, di Brunei, Cambogia, Singapore, Filippine, Indonesia, Laos, Malaysia, Mianmar e Vietnam. Tutto ciò, secondo il leader dei proponenti, aiuterebbe questa parte del mondo “Ad avere una maggiore integrazione con il resto del mondo”. La candidatura del Sud est asiatico avrà però un rivale molto duro da battere, ovvero la Cina che vuole assolutamente il suo primo Mondiale.
Verso il Qatar
Intanto, restando in tema Mondiali, non sono giorni facili per gli organizzori di Qatar 2022. Un ultimo scossone lo ha dato l’arresto di Platini, con l’ex preidente Uefa arrestato all’interno dell’inchiesta su presunti episodi di corruzione nella procedura di assegnazione dei Mondiali del 2022 al paese arabo. Sotto la lente d’ingrandimento è finito il suo incontro del 2010 con l’emiro del Qatar Tamim Al – thani durante il quale – secondo l’inchiesta di France Football – si consumò di fatto l’accordo che prevedeva massicci investimenti qatarioti in Francia (compreso l’acquisto del Psg) in cambio di un voto favorevole da parte dell’Uefa alla candidatura mondiale del Qatar nel 2022.
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