TORINO – Figurarsi se, per una società che si è trovata a dover scegliere un nuovo allenatore al secondo giorno di ritiro ed è stata capace di trovarne uno in grado di condurla a una serie record di trionfi, può essere fonte d’ansia e di fretta individuare il tecnico della prossima stagione prima che questa sia finita.
Certo, quella sostituzione di Conte con Allegri tra il 14 e il 16 luglio rimane un caso limite e il successore del tecnico livornese verrà annunciato ben prima che inizi luglio, ma Andrea Agnelli, Pavel Nedved e Fabio Paratici non hanno fretta. Perché la scelta è di importanza capitale e va dunque ponderata bene, perché lo stesso ventaglio di profili tra cui scegliere potrebbe cambiare: piste che sembrano chiuse aprirsi e piste che sembrano agevoli chiudersi.