La Figc prima, la Fifa poi. Mino Raiola si prepara ad affrontare un’estate complicata, insolitamente lontana dai riflettori. Solo pochi giorni fa la Federazione italiana ha deciso di infliggere una sospensione di tre mesi al noto agente, procuratore tra gli altri di Donnarumma, Pogba e Balotelli. “La Commissione Procuratori Sportivi, ogni altra eccezione, deduzione e difesa rigettata – si legge nel comunicato ufficiale – condanna i sig.ri Carmine Raiola e Sig. Vincenzo Raiola, in proprio ed in qualità di legali rappresentanti delle società da essi rappresentate (…) alla sanzione della sospensione dall’esercizio dell’attività di procuratore sportivo”. Raiola, dunque, impossibilitato a esercitare la propria professione fino al 9 agosto, mentre la sanzione ricevuta dal cugino terminerà con un mese di anticipo. Finita qui? No, perché il procuratore classe 1967 non potrà effettuare trattative e trasferimenti anche al di fuori del confine italiano. La Fifa, infatti, ha voluto estendere il provvedimento a tutto il mondo, complicando e non poco i progetti di mercato dell’agente cresciuto in Olanda. “Il Presidente della Commissione Disciplinare della FIFA ha deciso oggi di estendere le sanzioni imposte dalla Figc agli intermediari Carmine e Vincenzo Raiola a livello mondiale – è la nota pubblicata dalla massima organizzazione del calcio -. La decisione della Commissione Disciplinare della FIFA è stata notificata oggi e ha effetto immediato. Per ulteriori informazioni sui motivi della sanzione, contattare la FIGC”. Resta ufficialmente sconosciuta, ancora adesso, la ragione che ha spinto a questa sospensione.
Anche Fifa ferma Raiola, sospeso in tutto il mondo
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