360 partite, 20 gol, 12 trofei. È lo score di Vincent Kompany nel decennio e oltre nella quale ha vestito la maglia del Manchester City. Un’avventura ricca di soddisfazioni che, 11 stagioni dopo, è pronta a chiudersi. La notizia era già nell’aria da tempo, ma adesso è diventata ufficiale: il capitano lascia i CItizens. E lo fa nel migliore dei modi, contribuendo alla vittoria per 6-0 contro il Watford nella finale di Fa Cup e centrando lo storico ‘treble’ inglese. L’unica pecca della sua carriera in terra inglese resta quella di non aver trionfato a livello europeo, ma non cancella 11 lunghi anni in cui la sua classe e la sua leadership sono stato il motore trainante che hanno permesso al club blu di Manchester di collocarsi tra le big del mondo. Nonostante il ruolo lontano dalla porta, Kompany si è rivelato fondamentale anche in zona gol. Sua la rete decisiva nel derby, nella stagione del primo campionato vinto nel terzo millennio, e sua la strepitosa conclusione che, poche settimane fa, ha piegato il Leicester in un’importantissima vittoria per vincere il titolo. “Tante persone hanno dato un contributo importante alla rinascita del Manchester City, ma probabilmente nessuno è stato più importante di Vincent Kompany – ha dichiarato sul sito ufficiale il presidente della società, Khaldoon Al Mubarak -. Lui definisce l’essenza del club: per un decennio è stato la linfa vitale, l’anima e il cuore pulsante di una squadra di grande talento. Una voce rimbombante negli spogliatoi e allo stesso tempo un leader tranquillo e misurato. Vincent può essere orgoglioso di sé stesso quanto noi lo siamo di lui. Non sono sicuro che, da capitano, potesse immaginarsi di sollevare il trofeo della Premier League in quattro diverse occasioni; sarà ricordato e riverito ogni volta per essere stato protagonista di questo periodo ricco di successi, senza precedenti nella storia del City. La sua leadership, l’intelligenza e la determinazione gli hanno permesso di adattarsi brillantemente a giocare sotto quattro diversi manager e superare alcuni infortuni debilitanti: è un personaggio speciale che ha risposto a ogni richiesta che il club gli ha fatto. Ora non vediamo l’ora di festeggiare la sua partita d’addio a settembre, farà sempre parte della famiglia City”.
Kompany: “Sono grato a tutti. Qui ho imparato a non mollare mai”
Anche Vincent Kompany ha commentato la decisione di chiudere l’esperienza al City. “Per quanto sia travolgente emotivamente, è giunto il momento che io me ne vada – ha spiegato il capitano -. E che stagione è stata questa prima del mio addio. Non provo altro che gratitudine. Sono grato a tutti quelli che mi hanno supportato in questo speciale viaggio: ricordo il primo giorno così come vedo l’ultimo, ricordo la sconfinata gentilezza che ho ricevuto dal popolo di Manchester. Non dimenticherò mai come tutti i sostenitori dei Citizens siano rimasti fedeli a me nei bei tempi e soprattutto in quelli brutti. Mi hanno sempre ispirato a non mollare mai. Mansour ha cambiato la mia vita e quella di tutti i tifosi del City. Una nazione blu è sorta e ha sfidato l’ordine stabilito delle cose, è fantastico”.
Nuovo allenatore-giocatore dell’Anderlecht
Dopo le parole commosse, arriva anche l’annuncio sul futuro difensore. Il belga, sul proprio profilo Facebook ha spiegato la sua decisione: “Forse sarà uno shock per molti, ma ho deciso di essere per i prossimi 3 anni allenatore-giocatore dell’Anderlecht“.