in

Nkoulou-Toro, è gelo. Cairo: “Deve scusarsi”

È sempre più gelo tra Nicolas Nkoulou e il Torino. Continua a tenere banco in casa granata il caso scoppiato intorno al difensore camerunese, rimasto inutilizzato nelle ultime settimane: Nkoulou, voglioso lasciare il Toro e di raggiungere la Roma nell’ultima sessione di calciomercato, ha detto all’allenatore Walter Mazzarri di non essere nelle condizioni ideali per giocare e la società ha deciso di metterlo fuori squadra. Nessuna marcia indietro, neanche a mercato concluso, da parte del giocatore, che ha invece rilasciato delle dichiarazioni sulla questione al quotidiano francese L’Equipe. Parole forti quelle di Nkoulou, che si è definito deluso dal comportamento del club, reo a suo modo di vedere di non aver rispettato determinati accordi su una possibile cessione. Le dichiarazioni sono state accolte con stupore dal Torino, che invece si aspettava che arrivassero delle scuse. Il club granata ora potrebbe pensare a una multa per Nkoulou e poi nel futuro seguirà una linea precisa: per ricomporre la situazione, il giocatore dovrà chiedere scusa ai compagni, all’allenatore e alla società stessa.

Nkoulou: “Promesse non mantenute”

Nella giornata di venerdì 6 settembre Nkoulou aveva espresso il suo pensiero sulla difficile questione che lo vede protagonista attraverso le pagine de L’Equipe. Il difensore si è detto deluso dal comportamento del Torino: “Sono un uomo leale, onesto e integro – ha detto il camerunense -, durante la mia carriera nessun compagno, allenatore o dirigente ha mai messo in causa la mia professionalità e ancora meno la mia educazione. Un professionista ha il dovere di informare il suo datore di lavoro se non è nelle condizioni ottimali per compiere il suo dovere, come ho fatto. Per me un uomo si definisce dal rispetto della sua parola. Sfortunatamente ho capito che le promesse sono difficili da mantenere. Ho capito che i miei dirigenti hanno rifiutato la mia partenza quest’estate. Fedele ai miei principi mi rimetto al lavoro senza che questi problemi ostacolino né la mia motivazione, né la mia professionalità e, ancora meno, l’ardore di difendere i colori del Toro. Lo meritano la sua storia e i suoi tifosi”.

La replica di Cairo

Piccata la replica di Urbano Cairo, che a margine della presentazione di Simone Verdi come nuovo giocatore del Torino ha risposto a tono a Nkoulou. “Questo caso non si risolve con un’intervista a L’Equipe – ha detto il presidente granata ai microfoni di Sky Sport-, ma con le scuse del giocatore. Lui sa cosa deve fare rispetto alla società, all’allenatore e ai compagni di squadra, ci vuole rispetto. Il fatto che abbia deciso di non giocare prima di una partita importante come quella contro il Wolverhampton è molto grave. Lo scorso anno il suo agente mi aveva informato che era arrivata una richiesta del Siviglia, io non volevo venderlo e gli avevo detto che se questa estate avessimo ricevuto una offerta straordinaria per lui ne avremmo parlato”. Cairo poi, senza mai nominarlo, fa riferimento all’ex direttore sportivo del Torino Gianluca Petrachi, attuale ds della Roma, la squadra che avrebbe voluto Nkoulou: “Poi è saltata fuori questa promessa dell’allora direttore sportivo di cederlo già al termine della prima stagione, ma io non ne sapevo nulla. Quando ho riscattato il giocatore, gli avevo promesso che se si fosse prospettata la possibilità di cederlo, avrei ascoltato l’interlocutore. Ma per farla diventare una cessione deve essere adeguata, a maggior ragione se accettandola andrei a rinforzare una società concorrente a un prezzo che secondo me non è quello giusto. Un giocatore, se vuole andare via, può essere accontentato. Ma dobbiamo essere accontentati anche noi. Si era parlato di una cessione solo qualora fosse arrivata una offerta adeguata”.


Fonte: http://sport.sky.it/rss/sport_calciomercato.xml


Tagcloud:

Darmian: “Grazie Parma, qui ora mi sento a casa”

Brescia, è già derby. Cellino: “Noi giocheremo in casa, l'Atalanta no”