in

30 anni da Milan-Steaua: Condò intervista Sacchi

Arrivò al Milan da Parma, nel 1987, “senza conoscenze, ma non senza conoscenza”, conquistando immediatamente la fiducia dell’allora presidente Berlusconi e il suo primo e unico scudetto, grazie al bel gioco e a una rosa fortemente rinforzata da una strepitosa campagna acquisti: Van Basten e Gullit dall’Olanda, ma soprattutto Carlo Ancelotti dalla Roma, acquisto fortemente voluto e difeso dallo stesso Sacchi, che voleva che la squadra difendesse aggredendo, avanzando e non arretrando, padrona del gioco in casa e in trasferta. L’anno successivo, con l’entusiasmo di uno scudetto vinto in rimonta, la vittoria in Supercoppa italiana e, soprattutto, l’acquisto del terzo olandese, Rijkaard, il Milan è pronto per l’obiettivo più ambizioso: rialzare la Coppa dei Campioni dopo vent’anni.

Il 24 maggio 1989 il Milan, composto da Giovanni Galli in porta, Tassotti, Costacurta, Baresi e Maldini, Colombo, Rijkaard Donadoni, Ancelotti, Gullit e Van Basten, (con Virdis, Filippo Galli ed Evani), centrò l’obiettivo e conquistò la Coppa dei Campioni, la prima delle due dell’era Sacchi, che si concluse nel 1991 con in bacheca anche due Coppe Intercontinentali e due Supercoppe Uefa.

Questa squadra, formata a detta di Sacchi da uomini straordinari prima che campioni, è tutt’ora ricordata dall’UEFA, da World Soccer e da France Football come la più grande squadra di club di tutti i tempi.

A marzo del 2019, trent’anni dopo la vittoria di Barcellona, France Football ha collocato Arrigo Sacchi al terzo posto nella classifica dei 50 migliori allenatori di calcio di sempre.

Per tutti gli amanti del calcio, non solo tifosi rossoneri, sarà ricordato in eterno come teorico del bel gioco e filosofo di un calcio romantico, votato all’intrattenimento della gente, fiero assertore del “teorema sacchiano del divertimento”.

Un giorno Van Basten mi disse: Guardi, mister, lavoriamo troppo, io così non mi diverto. Dico, guarda, io non ho mai saputo che facendo poco si abbia tanto, in ogni caso, noi ci dovremmo divertire per una proprietà transitiva, per come riusciamo a distrarre per due ore dalle loro problematiche tutte queste persone che vengono a vederci e ricordati che quando tu dai al tifoso il massimo impegno e delle emozioni, questi ti saranno riconoscenti e ti ricorderanno sempre”. Arrigo Sacchi.

L’episodio di “Mister Condò – Gli allenatori si raccontano” dedicato ad Arrigo Sacchi e il Milan del 1989, andrà in onda su Sky Sport Uno a partire da venerdì 24 maggio, alle 13.00 e alle 22.30, per tutti disponibile su on demand e Sky Go da sabato.


Fonte: http://sport.sky.it/rss/sport_calcio_champions-league.xml


Tagcloud:

Milan-Steaua 4-0, com'era andata la finale

Milan-Steaua 30 anni dopo. Il racconto a fumetti