La pass map dell’Atletico Madrid contro l’Eibar. Si noti la posizione media dei due terzini, più alta di quella dei tre centrocampisti e quella di Lemar e Joao Felix alle spalle di Diego Costa
Sembra quindi che il tecnico argentino stia ancora cercando l’assetto giusto per la sua squadra, oscillando tra uno schieramento più offensivo e meno protetto e un approccio più simile a quello delle passate stagioni. Tra i nuovi arrivati Joao Felix ha già ampiamente messo in mostra il suo talento e i terzini Trippier e Renan Lodi hanno agevolmente conquistato un posto in squadra. In mezzo al campo Thomas Partey sembra essere ancora preferito a Marcos Llorente e in difesa Hermoso e Felipe non sono riusciti a scalzare Stefan Savic dall’XI titolare.
Le certezze perdute di Sarri
Mentre Simeone procede per tentativi cercando il migliore Atletico possibile, Maurizio Sarri sembrava avere le idee chiare sulla sua Juventus. Le certezze del tecnico juventino sono state però messe in discussione dai tanti infortuni capitati ai suoi giocatori in questo inizio di stagione. In difesa le assenze di De Sciglio e Chiellini hanno accelerato più del previsto gli inserimenti di Danilo e De Ligt, mentre in avanti l’infortunio di Douglas Costa, probabilmente l’uomo più prezioso in questo inizio stagione per l’attacco bianconero, apre un vuoto che Sarri dovrà essere particolarmente abile a colmare.
La cattiva prestazione offerta a dalla Juventus è in parte attribuibile anche alla precoce uscita dal campo dell’esterno brasiliano, fondamentale in queste prime partite sia negli ultimi 30 metri di campo che nella fondamentale transizione tra la fase di impostazione e quella di rifinitura e finalizzazione. Nelle prime due partite di campionato Douglas Costa era stato infatti il perno della risalita del pallone per la Juventus, sia associandosi nella catena di destra con Khedira e il terzino, sia con i suoi strappi palla al piede. Senza Douglas Costa e soffocata dal pressing della Fiorentina, la Juventus a Firenze è parsa in grossa difficoltà nel palleggio e la risalita del campo è stata parecchio faticosa. La qualità del possesso palla mostrata nella prima ora di gioco delle partite contro Parma e Napoli è di colpo scomparsa e la resistenza al pressing avversario è apparsa particolarmente debole.
Lo scontro tattico
Diego Simeone potrebbe scegliere di proporre nuovamente il rombo di centrocampo per provare a trarre alcuni vantaggi dallo scontro tattico in campo. In fase di non possesso palla, il rombo si adatterebbe bene al centrocampo a 3 della Juventus, pressando naturalmente il mediano e controllando entrambe le mezzali, una situazione tattica che i bianconeri hanno particolarmente sofferto a Firenze. In fase di possesso palla l’Atletico potrebbe invece mettere in difficoltà la Juventus con la posizione alta ed aperta dei due terzini, sfruttando quindi la tendenza della fase difensiva di Sarri di proteggere il centro e fare densità sul lato forte, lasciando quindi strutturalmente spazi maggiori in ampiezza e sul lato debole.
Maurizio Sarri dovrà invece scegliere bene il sostituto più adatto per Douglas Costa. La prestazione di Bernardeschi a Firenze è stata insufficiente, come del resto quella di gran parte della squadra e il tecnico bianconero potrebbe schierare Cuadrado, in grado di garantire copertura sulle avanzate di Renan Lodi e di attaccare il terzino brasiliano, ancora non perfettamente a suo agio nella fase difensiva. In mezzo al campo Bentancur è pronto a sostituire Pjanic qualora il bosniaco non riuscisse a recuperare dall’acciacco che lo ha costretto a chiedere la sostituzione sabato scorso a Firenze. Ma, al di là degli uomini che metterà in campo, per la Juventus sarà fondamentale aumentare la qualità del proprio palleggio e l’incisività dei propri attacchi rispetto alla deludente prestazione di Firenze.
La partita contro la Fiorentina, arrivata dopo la pausa delle nazionali che ha impedito a Maurizio Sarri e al suo staff di lavorare con la squadra, potrebbe essere stato semplicemente un fisiologico calo di prestazione all’interno del profondo rinnovamento tattico che per essere completo richiederà ulteriore tempo. La partita del Wanda Metropolitano, in cui tutte le energie fisiche e nervose saranno focalizzate sull’importanza del match e del palcoscenico, sarà davvero un bel test per verificare lo stato di avanzamento dei lavori di Maurizio Sarri e, analogamente, sull’altra panchina, di Diego Simeone.
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