La sconfitta contro il Granada ha fatto suonare definitivamente l’allarme in casa Barcellona. La squadra di Valverde, dopo 5 turni di campionato, ha appena 7 punti in classifica, frutto di due sconfitte, due vittorie e un pareggio. La peggior versione blaugrana continua a mostrarsi lontano dal Camp Nou: la sconfitta all’esordio con l’Athletic Bilbao, il pareggio a Pamplona con l’Osasuna, quello all’esordio in Champions contro il Dortmund e, per l’appunto, l’ultima débacle contro la sorpresa di questo inizio di stagione in Liga. L’inserimento di Griezmann procede a rilento e né l’esplosione del giovane Fati né il rientro di Messi dall’infortunio hanno contribuito a migliorare la situazione. Una parziale consolazione per il Barcellona viene dalle rivali. Anche l’Atletico Madrid e il Real Madrid sono alle prese con i rispettivi problemi di inizio stagione, non riuscendo così ad approfittare di questo periodo nero dei campioni in carica.
Una buona notizia per l’Inter?
Se in Liga le avversarie principali non decollano e c’è ancora tempo per recuperare, in Champions il margine di errore è molto più ridotto. Il Barcellona è infatti in uno dei gironi più complicati, assieme all’Inter e al Borussia Dortmund. E i nerazzurri saranno proprio i prossimi avversari, tra 10 giorni, al Camp Nou. La squadra di Conte non ha esordito bene in Champions, pareggiando in casa 1-1 contro lo Slavia Praga, l’avversario considerato più abbordabile, almeno sulla carta. L’ottimo momento in campionato però, con il netto successo nel derby, le quattro vittorie su altrettante partite e la vetta della classifica in solitaria, è una prova di quanto l’Inter possa essere un avversario molto temibile per questo Barcellona. Il trio difensivo Godin-De Vrij-Skriniar è una garanzia anche contro un attacco superlativo, per quanto ora inceppato, come quello di Valverde. E il presentarsi al Camp Nou senza l’ansia dei favori del pronostico, a differenza di quanto accaduto con i cechi dello Slavia, può liberare l’Inter da pressioni ingombranti. Il Barcellona, che a Dortmund ha pareggiato senza reti ed è stata salvata dalla parata di Ter Stegen sul rigore di Reus, non può permettersi troppi passi falsi come in patria.
Partenza ad handicap: il record negativo
Da ben 25 anni il Barcellona non era protagonista di un esordio così negativo in Liga. Era la stagione 1994/1995, con Cruyff in panchina, Romario in campo e forse le scorie della finale di Champions persa inaspettatamente qualche mese prima contro il Milan di Capello. Il pessimo ruolino di marcia fu identico: due vittorie, due sconfitte e un pareggio. La stagione proseguì sulla stessa falsariga dell’inizio, con un deludente quarto posto a fine anno e l’addio di Cruyff. Non il miglior auspicio possibile per Valverde, che potrebbe ispirarsi invece alla stagione 1998/1999. Anche quella volta arrivarono solo due vittorie nelle prime cinque partite (oltre a tre pareggi), ma a fine anno Rivaldo e compagni alzarono il trofeo della Liga al cielo.
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