L’allenatore della Juventus ha analizzato il successo sul Bayer Leverkusen: “Siamo stati equilibrati, mostrando un’ottima applicazione e concentrazione. In campionato abbiamo avuto un livello più basso in questo senso e dobbiamo lavorarci su”
La Juventus chiude il girone di Champions League in bellezza, con una vittoria sul campo del Bayer Leverkusen, nonostante il primo posto già blindato. Un successo maturato nel finale della gara, con le reti di Cristiano Ronaldo e Gonzalo Higuain. “L’importante è avere equilibrio, veniamo da una partita persa con la Lazio ma dove abbiamo giocato quasi sempre bene. Abbiamo affrontato una squadra in serie positiva, che veniva dalla vittoria col Bayern Monaco in campionato. Quando sono calati noi siamo venuti fuori nella ripresa. C’è stata una buona applicazione e concentrazione, ma poteva essere difficile. I difensori hanno fatto tutti molto bene, Demiral è il più appariscente perché è più esplosivo. Cuadrado per essere la sua prima partita in quel ruolo, ma ha fatto discretamente. Rabiot è stato un crescendo e nella parte centrale ha fatto molto bene” ha spiegato Maurizio Sarri, intervistato da Sky Sport al termine della gara. In vista della sfida con l’Udinese, senza lo squalificato Pjanic, l’allenatore dovrà scegliere un giocatore da posizionare al centro del campo: “Speriamo di recuperare Bentancur, altrimenti uno tra Emre Can e Rabiot si deve adattare in quel ruolo. Il problema non è l’uno o l’altro ma il livello di applicazione come quello di stasera”.
I tre attaccanti e la mentalità
Nel corso della partita, Sarri ha schierato contemporaneamente Ronaldo, Higuain e Dybala: “Abbiamo giocato con tre attaccanti quando abbiamo visto che gli avversari calavano di intensità, Bernardeschi da diverse azioni trovava spazio sulla trequarti avversaria e abbiamo deciso in panchina di farli giocare tutti e tre insieme”. La solidità dimostrata in Champions League deve essere riproposta anche in campionato. “In Serie A abbiamo dato l’idea di avere un livello di applicazione inferiore rispetto all’Europa, specialmente contro quelle di medio-bassa classifica dopo le gare di Champions. È qualcosa su cui dobbiamo lavorare nelle nostre teste” ha concluso l’allenatore.
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