Sfogo dell’allenatore dell’Inter dopo il ko di Dortmund: “Sono stufo di dover parlare sempre delle stesse cose. Venisse qualche dirigente a dire qualcosa. A inizio stagione sono stati fatti errori importanti, spero che queste partite facciano capire qualcosa a chi di dovere. Non possiamo affrontare Champions e campionato in queste condizioni, è inutile nascondersi dietro ad un dito”
Una rimonta che fa male, perché il primo tempo dell’Inter era stato meraviglioso. 0-2 a Dortmund, davanti ad un muro giallo diventato ad un tratto piccolissimo. È tornato imponente nella ripresa, quando Hakimi e Brandt hanno ribaltato le reti di Lautaro e Vecino. Tanta amarezza, ma niente drammi, perché il risultato dell’andata premia i nerazzurri. Qualora riuscissero a battere sia Slavia Praga che Barcellona, allora sarà matematicamente ottavi di finale senza guardare al Borussia Dortmund: “È successo quello che è successo a Barcellona. Oggi anche peggio perché eravamo ancora in vantaggio di due gol – ha spiegato Conte a Sky Sport nel post gara – dispiace dover parlare sempre delle stesse cose, dello step di crescita, del percorso e cose così. Meglio mostrarsi sorridenti. Sinceramente non me la sento di commentare il secondo tempo. Ci sarebbero troppe attenuanti da tirare fuori. Spero che queste partite facciano capire certe cose a chi di dovere”. Altro appello alla società, questa volta niente affatto velato: “Noi lavoriamo e faccio fatica a rimproverare i ragazzi che stanno dando il massimo. Ce ne faremo una ragione di questa sconfitta e andiamo avanti. E’ un ko che dà fastidio a tutti, ma più che lavorare non possiamo fare. Venisse qualche dirigente a dire qualcosa. A inizio stagione potevamo programmare molto meglio. Tramite il lavoro possiamo mettere in difficoltà chiunque. Però arriviamo poi alla sesta partita di un mini-ciclo e si verificano le stesse cose. Non possiamo fare campionato e Champions in queste condizioni, sono stati fatti errori importanti. Paghiamo la stanchezza, c’è poco da nascondersi dietro ad un dito. Siamo l’Inter, bisogna farci tutti un esame di coscienza. Si arriva fino ad un certo punto, oltre non si può andare”. Durissimo, chiaro. Senza peli sulla lingua, come sempre.
Vecino: “Ce la giocheremo fino alla fine”
Nel primo tempo dell’Inter c’è anche la zampata di Vecino. Fin qui solo 285′ in campionato, in Champions non aveva mai giocato: “Fa male, è sicuramente una brutta sconfitta dopo una grande prima parte di gara – ha spiegato l’uruguaiano nel post gara a Sky Sport – nel secondo tempo ci siamo abbassati troppo e non riuscivamo a tenere la palla. Il Borussia è una squadra forte, che ha preso coraggio dopo un inizio difficile. Adesso abbiamo ancora due partite, ce la giocheremo fino alla fine”. Unica nota positiva riguarda proprio il suo gol, che arriva dopo un momento complicato: “Cerco di lavorare al massimo, spero che le cose possano migliorare. Non ho iniziato bene la stagione e sono il primo ad esserne dispiaciuto”.
Lautaro Martinez: “Immaturi nella ripresa”
Terzo gol consecutivo in Champions, l’ultimo a fare meglio di lui in Champions è stato Eto’o nell’anno del triplete. La firma di Lautaro c’è anche a Dortmund, una rete tutta grinta e coraggio. Le armi che, probabilmente, sono mancate alla sua Inter nella ripresa con la conseguente rimonta da parte del Borussia. Dallo 0-2 al 3-2, ora è tutto da rifare: “Nel primo tempo abbiamo fatto bene, ma nella ripresa siamo stati un po’ immaturi – le sue parole a Sky Sport nel post partita – calo fisico? No, solo di concentrazione. Non si può perdere così, è mancata intelligenza nel gestire il momento di difficoltà. Ora ci sono altri sei punti, la speranza non si perde. Possiamo ancora agguantare gli ottavi di finale”.
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