“Impossibile spiegare come mi sento, questo è indubbiamente il miglior momento della mia carriera”. Chi parla è Lucas Moura, protagonista assoluto del Tottenham finalista in Champions League: ribaltato l’1-0 incassato a Londra e soprattutto il provvisorio 2-0 per l’Ajax, gli Spurs hanno centrato al minuto 95 il clamoroso 3-2 che vale l’epilogo al Wanda Metropolitano. Prima storica finalissima in Champions per il club inglese, società vittoriosa due volte in Coppa Uefa (1972 e 1984) e in precedenza trionfante in Coppa delle Coppe (1963). E per la seconda volta nelle competizione l’incrocio che vale il trofeo metterà di fronte due squadre inglesi con un possibile en-plein in Europa League: altro che Brexit, verrebbe da dire. Merito di Klopp e del suo Liverpool così come del Tottenham targato Pochettino: ad accomunare i due allenatori c’è il ricorso ai propri fedelissimi in campo, sebbene a risolvere le semifinali di ritorno siano stati tre eroi che non ti aspetti: Origi e Wijnaldum da una parte, Lucas Moura dall’altra: 8 i gol totali nella rassegna realizzati dall’attaccante brasiliano, tre nella magica notte di Amsterdam che spedisce gli Spurs a Madrid. Se il compagno Eriksen ha proposto la costruzione di una statua in suo onore, l’ultimo exploit dei londinesi va a premiare la solidità di un gruppo rimasto intatto da un anno e mezzo.
Lucas Moura, ultimo acquisto Spurs a gennaio 2018
Ad accomunare le due finaliste c’è la nazionalità e il fattore rimonta in semifinale, tuttavia ciò che separa Liverpool e Tottenham è il ricorso al mercato: se i Reds hanno speso oltre 180 milioni di euro la scorsa estate per quattro giocatori (Alisson, Keita, Fabinho e Shaqiri), gli Spurs hanno tenuto chiuso il portafoglio nelle ultime due sessioni di trattative. Inverno 2019 senza new entry così come l’estate precedente, parsimonia bilanciata dall’avvento del nuovo splendido stadio (costato complessivamente oltre un miliardo di euro) e dalla fiducia concessa da Pochettino ai propri uomini. Andando a ritroso, quindi, l’ultimo affare in entrata del Tottenham escludendo i prestiti dei giovani riguarda proprio il supereroe di Amsterdam: parliamo di Lucas Moura, pagato 28,4 milioni di euro al PSG il 31 gennaio 2018 ovvero tre finestre di mercato fa. Sempre dai parigini, ma nell’estate 2017, aveva rinforzato il club pure l’arrivo di Aurier insieme agli altri colpi estivi Sanchez, Llorente e Foyth. Pare un paradosso ma è la realtà: si può raggiungere la finale di Champions League senza fare mercato, basta calare l’asso vincente. E si tratta proprio dell’ultimo colpo da qui a un anno e mezzo in casa Tottenham.
Fonte: http://sport.sky.it/rss/sport_calcio_champions-league.xml