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Marotta: “Godin? Presto l'ufficialità. Icardi…”

Il caso Icardi, sì ma non solo. Prima della partita contro il Rapid Vienna, l’amministratore delegato per l’area sportiva dell’Inter Beppe Marotta ha affrontato diversi temi dell’attualità nerazzurra. Confermando anche una notizia che la nostra squadra mercato aveva anticipato ai primi di gennaio: presto arriverà l’ufficialità di Diego Godin. “Il gol di ieri? Sono contento per lui perché siamo avanti con la trattativa – ha spiegato – è stato un piacere, ma non aggiungo altro”. La trattativa è a buon punto: “Siamo molto avanti e quanto prima potremo arrivare a una comunicazione ufficiale”. Inevitabile poi parlare del caso Icardi: “Quando può tornare? Noi lo aspettiamo, ma non ho nulla da aggiungere a quanto detto dai dirigenti in modo esaustivo. Siamo fiduciosi sul suo rientro quando riprenderà dal suo fastidio al ginocchio”. Ma come è stata comunicata la decisione ai giocatori, che comunque hanno reagito vincendo tre partite di fila? “La comunicazione è stata fatta come logico che sia da parte di tutti. Non credo che bisogna arrivare a queste considerazioni per ottenere il massimo come prestazioni. Per noi è un dispiacere: i giocatori sono professionisti, devono fare il loro dovere. Ma c’è comunque un atteggiamento di grande apertura anche perché Icardi è un nostro giocatore”. Ma c’è solo l’Inter, uno dei due inni che risuona prima di ogni match, varrà anche per Icardi? Marotta non ha dubbi: “Sì, la società è sopra tutto. C’è un club come il Copenaghen che ha nello stemma uno slogan che dice: ‘Niente sopra la società’. Perché niente è sopra la società e andiamo avanti con questo motto in testa”. Intanto Lautaro Martinez ha preso nelle sue mani l’attacco dell’Inter: “È un giovane molto interessante, sta trovando confidenza con la maglia da titolare e facendo la giusta esperienza che lo può far diventare titolare di questa squadra”.

Marotta, i suoi primi due mesi di Inter

“Se mi aspettavo un inizio così difficile? Il mio lavoro comporta di conoscere un mondo in maniera approfondita, ma non mi sono spaventato quando ho accettato e non mi spavento adesso. C’è grande professionalità, bisogna dare le giuste motivazioni per tornare ai fasti di un tempo”.


Fonte: http://sport.sky.it/rss/sport_calcio_europa-league.xml


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