Il Colosseo sulla pelle, Roma nel destino. Stefano Napoleoni e l’Italia si incroceranno di nuovo 13 anni dopo quel 2006, quando il ragazzo cresciuto nel Tor di Quinto fu adocchiato dal bello di notte per eccellenza, l’ex romanista Zibi Boniek che decise di portarlo con sé al Widzew Lodz di cui all’epoca era dirigente. Cominciò così il viaggio di Stefano nell’est d’Europa alla ricerca di ciò che nell’Italia calcistica non era riuscito a trovare e dove farà presto ritorno, anche se solamente per una notte.
Polonia e Grecia
Dalla Promozione alla massima serie polacca senza passare dai campionati professionistici italiani. A 18 anni Napoleoni ha accettato una sfida destinata a cambiare la sua vita come calciatore e come uomo in un’età in cui i suoi coetanei preferiscono spesso restare in Italia posticipando un’esperienza all’estero. Gol all’esordio col Widzew Lodz nel 5-1 al Gornik Leczna il 14 ottobre 2006, qualche mese dopo la vittoria del Mondiale da parte della Nazionale di Marcello Lippi. L’anno dopo il club retrocesse in Serie B, cambiò proprietà e nel gennaio 2009 Napoleoni lasciò la Polonia per la Grecia: contratto triennale col Levadiakos con cui nel 2010 arrivò la retrocessione. Un altro stop, ma il purgatorio della B durò poco. La squadra tornò in A e la stagione 2011-12 fu d’oro: Napoleoni segnò 8 gol in 18 presenze diventando uno dei migliori bomber del campionato greco e sfiorò la qualificazione ai play-off di Europa League. Nel gennaio 2013 l’attaccante fu vicino al ritorno in Italia, ma il suo passaggio al Siena saltò. Napoleoni allora decise di restare in Grecia, passando all’Atromitos che gli permise di fare un passo in avanti e giocare i preliminari di Europa League.
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