È successo di tutto nella sfida del gruppo E (lo stesso della Lazio) tra i francesi e il Cluj, vittorioso 1-0 al Roazhon Park. Padroni di casa in dieci uomini dopo 5′, espulso Mendy che concede spazio al debuttante Pépé Bonet: è lui il portiere più giovane della competizione a 16 anni e 254 giorni. Poi Niang sbaglia il rigore del pareggio, rosso anche al baby Camavinga per il Rennes in una notte folle e ricca di episodi
A 900 chilometri di distanza la Lazio perdeva in rimonta al Celtic Park, ma nell’altra sfida del gruppo E è successo di tutto. Solo un gol nell’incontro tra Rennes e Cluj in Europa League, risultato che ha registrato la vittoria per 1-0 della squadra di Petrescu: rumeni a 6 punti in classifica, uno in meno della capolista Celtic ma tre in più dei biancocelesti già battuti nello scontro diretto. Chi chiude le gerarchie a quota 1 sono invece i francesi allenati da Julien Stephan, formazione che ha vinto l’ultima Coppa nazionale ai danni del PSG e che è stata protagonista di una serata folle al Roazhon Park. Basta riavvolgere il nastro del match al minuto 5, quando il portiere Edouard Mendy viene espulso e concede la ribalta ad un debuttante speciale: si chiama Pépé Bonet Kapambu, 16enne della Repubblica Democratica del Congo alla prima volta tra i professionisti. Esordio in prima squadra che coincide con un record: a 16 anni e 254 giorni diventa il portiere più giovane nella storia dell’Europa League. Peccato che, dopo una manciata di minuti dal suo ingresso, il baby Bonet incassa quello che sarà il gol partita firmato da Deac. Emozionato per il battesimo ad alti livelli, il classe 2003 riceverà nel corso del match un aiuto speciale: parliamo di Olivier Sorin, preparatore dei portieri del club, che raggiunge Pépé alle spalle della porta e lo consiglia sul piazzamento della barriera oltre a guidarlo da vicino. Una scena che si sviluppa in pochi metri, supervisione che permetterà al ragazzo di non subire ulteriori reti nell’incontro.
Niang sbaglia, 16enni protagonisti nel Rennes
Naturalmente la gara prosegue e riserva altri colpi di scena: l’occasione del pareggio arriva al 28′ per i francesi, rigore affidato ad una conoscenza italiana come M’Baye Niang che tuttavia sbaglia. Decisamente curiosa la scena che si consuma dall’altra parte del campo con Bonet, spalle alle porte durante l’esecuzione del compagno e tradito dal boato del pubblico di casa. Lui esulta, ma solo in seguito realizza l’errore dal dischetto di Niang. Classe 2003 protagonisti del match, d’altronde subito dopo l’intervallo è un altro enfant prodige come Eduardo Camavinga a prendersi la scena: rosso diretto per un fallo diretto su Omrani, lanciato da un rinvio errato del solito Bonet. Rennes in nove uomini per tutta la ripresa ma trascinato dalla spinta del pubblico: non arriverà il pareggio ma nemmeno il raddoppio del Cluj, a sua volta ridotto in dieci nel finale per il rosso destinato a Susic. Niente punti ma un’enorme dimostrazione di carattere, slancio apprezzato da Stephan che a fine partita riunisce tutta la squadra in cerchio a centrocampo. E gli applausi dei 28mila del Roazhon Park consegnano la pazza notte di un Rennes al centro di ogni episodio.
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