Il pianista e compositore autore dell’inno della Serie A, torna con l’album Hope: “Con quel brano ho realizzato il mio sogno calcistico segreto”
A guardarlo così, con quegli occhialoni stretti tra una valanga di ricci neri e un sorriso da ragazzino, viene difficile immaginare Giovanni Allevi ragazzino sui campetti impolverati a rincorrere un pallone. È più semplice pensarlo chino sul pianoforte, a scribacchiare su spartiti stropicciati. «Ma mica è vero! Anche io sono tornato a casa con le ginocchia sbucciate… A dire il vero io avrei voluto giocare sempre, anche se non ero esattamente un campione.