in

Atalanta-Manchester City 1-1: Pasalic segna, Ilicic spaventa Guardiola

MILANO – Un’Atalanta stratosferica conquista il primo storico punto in Champions League contro un avversario tutt’altro che banale: il Manchester City di Pep Guardiola. I nerazzurri partono fortissimo e sfiorano il vantaggio con Hateboer, poi vengono puniti da Sterling, ben smarcato da Gabriel Jesus. Dopo il rigore del 2-0 fallito dal brasiliano, però, il match cambia volto e la Dea mette sotto il più quotato avversario. Il pari di Pasalic in apertura di ripresa dà il là ad un vero e proprio monologo che infiamma San Siro. Unica nota storta della serata, il 3-3 tra Dinamo Zagabria Shakhtar Donetsk.

Subito Atalanta, poi passa il City

Gasperini si presenta col 3-4-2-1 con De Roon-Freuler in mediana e Gomez Pasalic a sostegno di IlicicGuardiola risponde col 4-3-3, con Cancelo titolare sulla corsia destra e Gabriel Jesus preferito al Kun Aguero in avanti. L’Atalanta, sospinta ad ogni azione da un Meazza gremito e in festa, come all’andata, costruisce la prima occasionissima della partita (4′): cross di Castagne e girata a rete di Hateboer, impatto non felicissimo e pallone contro l’esterno della rete. Smaltita la paura, il Manchester City si riassesta e passa in vantaggio (7′) grazie a Sterling (quinto gol in 4 partite stagionali in Champions), favorito dall’illuminante colpo di tacco di Gabriel Jesus. Il pressing alto della Dea tiene a lungo lontani i temibili inglesi dalla propria area di rigore ed il gol subito a freddo non intacca l’entusiasmo: Djimsiti e Toloi si arrangiano in marcatura rimediando un giallo a testa, De Bruyne inventa per l’autore dell’1-0 che sfiora il raddoppio (30′), quindi Gollini si va a prendere gli applausi di tutto lo stadio respingendo l’angolatissimo mancino di Mahrez (35′), anche se l’azione era viziata da un fuorigioco di Gabriel Jesus.

Il City fallisce il 2-0, Ilicic mostra la via

Il primo tempo rischia di volgere al termine con una beffa che l’Atalanta mandata in campo da Gasperini non avrebbe meritato: al 42′, infatti, l’arbitro bielorusso Kulbakov assegna un calcio di rigore al Manchester City per una trattenuta di Toloi su Sterling lanciato a rete. Interviene il Var a segnalare al direttore di gara che, l’infrazione, era stata commessa fuori dall’area bergamasca ma, sulla conseguente punizione, c’è un tocco di mano di Ilicic in barriera: giallo e penalty. Dal dischetto Gabriel Jesus “fa giustizia” (43′): per il brasiliano, è il terzo errore su 7 tiri dagli undici metri coi Citizens. Prima del duplice fischio, lo sloveno prova a farsi perdonare con una sassata (deviata) dalla lunga distanza: è un monito per Guardiola, la ripresa sarà diversa.

Pari Atalanta con Pasalic, poi è dominio totale

L’Atalanta che scende in campo nel secondo tempo, infatti, ha gli occhi della tigre ed impiega soli quattro minuti per rituffarsi d’orgoglio dentro al match: cross al bacio di Gomez, stacco imperioso di Pasalic e traiettoria imparabile per il neo-entrato Bravo (problemi all’intervallo per Ederson). San Siro diventa una bolgia e i ragazzi di Gasperini trovano risorse extra che mettono alle corde il Manchester City. Al 62′, dopo una buona occasione sciupata da Ilicic e con gli inglesi in grande affanno, costretti sovente a rincorrere in ripiegamento, Djimsiti svetta in area sull’ennesima pennellata del Papu e pallone che accarezza il palo dopo aver battuto a terra nell’area piccola. Guardiola si dispera in panchina ed inveisce contro i suoi, richiama Gabriel Jesus mandando in campo Aguero, mentre la formazione orobica dimostra all’Europa di meritare questo palcoscenico. All’80’ è decisivo Cancelo in chiusura su Gomez, due minuti più tardi, sull’erroraccio di Gundogan, Ilicic s’invola a tu per tu con Bravo, con l’estremo difensore cileno che lo stende senza pensarci due volte, costringendo così l’arbitro a sventolargli il cartellino rosso e, al tempo stesso, il tecnico spagnolo a far indossare i guantoni ad un giocatore di movimento: la scelta ricade su Walker, in campo al posto di Mahrez, subito impegnato da Malinovskyi che, durante il break, prende il posto di Freuler. Forcing atalantino nel finale, col direttore di gara che risparmia a Mendy un secondo dopo un plateale, ironico applauso nei suoi confronti, mentre il Manchester City recita la parte della provinciale per portare a casa, a fatica, un pareggio d’oro. Unica nota storta, il 3-3 tra Dinamo Zagabria e Shakhtar, che riduce ad un lumicino le speranze nerazzurre in chiave terzo posto.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


Tagcloud:

Champions League Atalanta-Manchester City 1-1, il tabellino

Salvini su Balotelli: “No lezioni agli italiani da un milionario viziato”