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Bayer Leverkusen-Juve 0-2: Ronaldo e Higuain non perdonano

LEVERKUSEN – Cristiano Ronaldo segna il terzo gol nelle ultime tre partite, un post-it sulla scrivania di chi ne annunciava l’incipiente declino dopo un paio di prestazioni opache. Higuain timbra con un diamante incastonato sulla solita prestazione di volontà. Così il tridente delle meraviglie Dybala-Higuain-CR7 squarcia una partita sonnacchiosa come un disco degli AC/DC sparato a palla in una biblioteca. Non stata una bella gara, ma Sarri può essere soddisfatto perché: 1. la Juventus ha controllato la partita e l’ha vinta proprio come lui voleva; 2. Ronaldo sta tornando ai suoi livelli (e il tridentone dà segnali di funzionare); 3. Demiral è tosto e affidabile. Il resto sono sbadigli, errori e tutta l’inutilità di una partita senza forti motivazioni per entrambe le squadre.

Le pagelle della Juve

Bernardeschi non riesce a uscire da un labirinto tecnico-tattico nel quale si è perso ormai un paio di mesi fa. Criticarne l’abnegazione e la dedizione alla causa della squadra, soprattutto in fase difensiva, è sbagliato prima ancora che ingeneroso, ma non si può sostenere che questo sia il vero Bernardeschi. Rabiot non convince nella prima da titolare dopo un mese (aveva giocato l’ultima proprio contro il Bayer il 6 novembre): impacciato sul pallone e insipido negli inserimenti. Cuadrado mezzala riscatta gli svarioni contro Sassuolo e Lazio, apprezzabile soprattutto il suo lavoro di sponda nella costruzione dell’azione. Entusiasma Demiral, cattivo, preciso e concentrato: alternativa lussuosa in un reparto che vanta alcuni dei migliori d’Europa. Gli altri vivacchiano senza stancarsi granché.

I gol della Juve

Qualificarsi al primo posto del girone con un turno di anticipo è una chiara indicazione della solida dimensione internazionali della Juventus, a suo agio nel girone di Champions come in un microcampionato. E’, tuttavia, un peccato che questo vantaggio non venga sfruttato, come per esempio capitato al Barcellona, per battezzare qualche giovane interessante su un palcoscenico importante. Certamente ci sarebbero state più motivazioni in campo, dove si sono affrontate una squadra senza la determinazione per rendere concreto il predominio, la Juventus, e una che ha unito al tasso tecnico inferiore una certa depressione fin dall’inizio, quando le notizie di Madrid (Atletico in vantaggio) lasciavano scarsissime possibilità di qualificazione agli ottavi. Un complesso di cose che narcotizza agonisticamente la partita, lenta e fastidiosamente puntellata da errori nei passaggi. Sporadici lampi squarciano la noia, come il duetto Higuain-Ronaldo al 11’ (CR7 buca il cross del Pipita che lo ha messo davanti alla porta) e il palo di Diaby al 12’ al termine di un’azione personale. Un po’ meglio la Juventus del secondo tempo, che a 25 minuti dalla fine schiera in campo i tre tenori: Ronaldo, Higuain e Dybala, che entra al posto di Bernardeschi. E la manovra offensiva si affila e proprio Dybala, innescato da un chirurgico lancio di Pjanic, fornisce a CR7 il pallone da sbattere in rete con un piattone piuttosto facile. E nel finale, la partita di forza e determinazione di Higuain viene ripagata quando un suo sinistro da fuori area si infila meravigliosamente a fil di palo. L’assist è di Dybala, un altro pacchettino natalizio confezionato dal super tridente che sarà sempre più difficile non schierare per Maurizio Sarri.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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