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Boban: “Il derby è sempre una gara aperta, ma l’Inter è favorita”

Milan, parla Boban

MILANOZvonimir Boban, dirigente del Milan, si è così espresso ai cronisti presenti alla presentazione del libro di Paolo Condò: “Ho lavorato tanto per diventare un’icona, con tanta passione; la mia famiglia mi ha seguito nella scuola, dall’altra parte spesso trovi odio e pregiudizio sul calciatore. Mi sono costruito con la lettura e con il sapere, ci sono altri mondi oltre al pallone e li ho voluti conoscere, soprattutto dopo la carriera, perché i giocatori vivono in una realtà spesso virtuale. Una volta finito devi lasciarti tutto dietro, serve elaborazione, lavoro e lettura. La guerra? È una tale assurdità che ora è banale dare insegnamenti. Una guerra tra fratelli, dove parliamo la stessa lingue, ormai venti anno dopo siamo migliorati, anche grazie allo sport. Con Savicevic per esempio abbiamo fatto il militare insieme, ti frequenti con questa gente. I serbi li ho sempre sentiti vicini, poi è successo.qualcosa di terribile, ma dobbiamo andare avanti e creare una fratellanza ancora più forte”.

L’ARRIVO AL MILAN: “Quando arrivai al Milan lo zoccolo duro era pesante, o accetti subito la cultura del lavoro, rispetto della collettività, valori che li ho provati alla Dinamo ma era di un altro livello. Ho amato il Milan da subito, era facile per me abituarmi a questi valori, ma al Milan ho imparato tutto, dalla tattica al rispetto. Ringrazio Costacurta, Maldini, Donadoni, Baresi, un privilegio giocare con loro. Spero di trovare almeno uno oggi giorno che sia vicino al livello di quelli passati”.

SUL DERBY: “I punti sono stati fatti speravamo di essere più avanti, ma è un processo, un inizio, pure l’inter migliorerà col tempo. Inter è un po più favorita di noi, anche se è sempre aperto, 50 e 50, bisogna controllare le emozioni di un derby, anche io ho pagato il prezzo. Il derby porta altro rispetto a altre partite”.

SUI NUOVI ACQUISTI: “Serve un po di tempo, poi quelli bravi si capiscono tra loro. Alcune volte dopo due allenamenti senti che c’è sintonia con alcuni giocatori. L’Inter fa un 352 vero, un sistema più facile rispetto a un sistema a 4 dietro, è un pi più facile avere amalgama nel sistema di gioco”.

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Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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