ROMA – «Spero che Petrachi non sia in contatto con la Roma, sarebbe conflitto di interessi». Il patron del Torino Urbano Cairo lancia un chiaro messaggio al club giallorosso, che ha trovato in Petrachi l’erede di Ramon Monchi come direttore sportivo. Intervenuto ai microfoni di MC Sport, durante la trasmissione Maracanà, il presidente granata ha commentato le voci che vogliono Petrachi il prossimo anno alla guida della direzione sportiva del club capitolino: «Ha ancora un altro anno di contratto con noi, già questo potrebbe bastare per rispondere alla domanda – le parole del presidente -.Sarebbe una cosa non bella se ci fossero davvero dei contatti con la Roma, perché il club giallorosso è in lotta con noi per un posto in Europa. Sarebbe una cosa davvero spiacevole». Petrachi sarebbe l’uomo scelto dal presidente Pallotta e dal consigliere Franco Baldini per affiancare Frederic Massara il prossimo anno: «I contatti tra le parti, se davvero ci fossero, sarebbero un conflitto di interessi – ha risposto Cairo -: come potrebbe il diesse del Torino parlare con una squadra rivale? Non ci voglio credere. Spero che queste voci non siano vere. Petrachi ha un contratto con noi, è il nostro diesse e dovrebbe esserlo per un altro anno».
VOLATA FINALE – Ultime cinque partite di campionato, il Torino è lanciato con Lazio, Atalanta, Roma e Milan verso un posto in Europa: «Stiamo facendo un buonissimo girone di ritorno, abbiamo messo a punto la squadra con una difesa che sta facendo cose eccellenti. Da 27 anni non facevamo così bene. Belotti ha ripreso a segnare, Mazzarri ha fatto un lavoro splendido, sono molto contento di lui, si vedono i risultati. La Champions? Più che pensare ad un obiettivo europeo, conta pensare partita per partita. Per la Champions, davanti a noi c’è un’Atalanta che va forte e poi ci sono Milan e Roma. Dobbiamo giocare tutte le partite con la stessa voglia e determinazione per fare risultato. Alla fine conteremo i punti e vedremo dove saremo. Ma non dobbiamo mai porci limiti. La squadra c’è e il mister è fortissimo. Tutto questo si sta vedendo sul campo, ma mancano ancora cinque partite. Serve un crescendo per ottenere un obiettivo importante, una volata finale per raggiungere un grande traguardo».