MILANO – Dopo l’esordio shock in Croazia (4-0 con la Dinamo Zagabria), l’Atalanta non riesce a togliersi la soddisfazione di conquistare il primo storico punto in Champions League, sconfitta al 95′ dallo Shakhtar Donetsk. Un palo (Pasalic), un rigore fallito (Ilicic), un vantaggio di Zapata vanificato da Moraes prima e Solomon a tempo scaduto, oltre ad un secondo tempo di grande spessore, non bastano ai ragazzi di Gasperini per muovere la classifica nel gruppo C.
Atalanta-Shakhtar: palo di Pasalic, rigore fallito da Ilicic
Gasperini si affida al classico 3-4-1-2 optando per un mini-turnover (Gollini torna in porta, Palomino per Djimsiti e la coppia De Roon-Pasalic nel cuore del campo in luogo di Freuler-Gosens), gli ucraini di Castro rispondono schierandosi con un 4-2-3-1 a trazione offensiva, confermando 10/11 della formazione sconfitta 3-0 dal Manchester City, cambiando soltanto Solomon con Kovalenko. L’Atalanta mette da parte lo shock dell’esordio con la Dinamo Zagabria ed aggredisce gli avversari, infiammando i tanti tifosi presenti al Giuseppe Meazza di Milano, “casa” della Dea in Champions League: il primo tentativo è di Pasalic (di testa) dopo 5′, Zapata tenta invano di sfondare, al 14′ Krivtsov stende in area Ilicic, con lo sloveno che fallisce però la clamorosa chance dal dischetto, ipnotizzato da Pyatov.
Zapata fa 1-0 per l’Atalanta. Moraes pareggia per lo Shakhtar
L’errore non destabilizza l’Atalanta, che torna a macinare il proprio gioco, con Pasalic che al 28′ va a pochi passi dall’1-0, col palo che “salva” Pyatov. L’azione prosegue e, complice l’uscita a vuoto del portiere ucraino, Zapata trova di testa il meritatissimo vantaggio orobico. La rete nerazzurra cambia il match, con lo Shakhtar che esce dal guscio ed inizia a rispondere colpo su colpo ai ragazzi di Gasperini. Al 30′ è Marlon a spaventare Gollini, decisivo su Moraes (in fuorigioco) al 37′, ma che nulla può quattro minuti più tardi sullo stesso attaccante brasiliano (naturalizzato ucraino), che lo salta netto e fa 1-1. Prima del riposo, il club di Donetsk va vicinissimo al sorpasso, con la punizione di Marlos che si stampa sulla traversa.
Atalanta attacca a testa bassa, Salomon lancia lo Shakhtar al 95′
L’Atalanta, ferita nel finale di primo tempo, attacca a testa bassa. Gomez ispira Zapata, Pyatov chiude la porta all’attaccante colombiano (67′, primo squillo della ripresa). La Dea guadagna metri alla distanza, chiudendo lo Shakhtar nella propria metà: Gasperini sente odore di vittoria e getta nella mischia Muriel per Masiello, concedendo qualche contropiede (all’81’, Gollini decisivo su Stepanenko). All’88’ Malinovskiy scarica una sassata respinta dal portiere ucraino, al 91′ è invece Gomez a costringerlo agli straordinari. Il Meazza è una bolgia, ma la beffa è nell’aria: al 95′, infatti, coi nerazzuri sbilanciati, Dodo libera in area Solomon che dribbla Gollini e sigla l’immeritato 1-2. Per la qualificazione agli ottavi, si fa ora durissima.