Preso da Sabatini, stimato da Spalletti, l’Italia è sempre stata nel suo destino
Tre maestri e altrettante lezioni. Vai col primo: “Totti mi ha insegnato a giocare di prima”. Poi Giampaolo: “All’Empoli mi ha aperto gli occhi. Al Boca portavo palla per molto tempo, mi disse di cambiare stile e passarla prima, da quel giorno gioco come diceva lui”. Infine Riquelme, l’idolo di sempre: “Disse che avrei raccolto la sua eredità”.