TORINO – I prossimi giorni saranno decisivi per porre le fondamenta della Juventus che, la prossima stagione, proverà ad allungare ulteriormente la serie degli scudetti consecutivi vinti e, soprattutto, sferrerà l’ennesimo attacco alla Champions League. Andrea Agnelli e Massimiliano Allegri, nei minuti immediatamente successivi all’eliminazione per mano dell’Ajax, hanno sottolineato come la proprietà non intenda cambiare guida tecnica e come questa non intenda salutare la panchina. Un accordo che dovrà essere ratificato da un sentire comune sulle dinamiche con cui muoversi la prossima stagione riguardo all’organico, con un processo di revisione che dovrà essere unito a un processo di allargamento, viste le assenze che hanno condizionato i bianconeri nel passaggio più delicato della competizione europea.
DIVERSI RUOLI – Un mercato che andrà alla ricerca della qualità, ovviamente, ma anche della duttilità. Si tratta di una caratteristica destinata a diventare sempre più presente nel gruppo, per garantire al tecnico le alternative più idonee, non soltanto per gestire le emergenze (vedi Mattia De Sciglio centrale in alcune circostanze). Lo si è visto con Joao Cancelo, che Allegri ha alternato dal suo ruolo naturale di terzino destro a uno più avanzato di laterale, non solo quando la Juventus ha giocato con il 4-4- 2. L’alternativa si è riproposta anche quando i bianconeri si sono mossi con il 3-5-2, con il portoghese sulla fascia destra e Alex Sandro (o Leonardo Spinazzola) su quella sinistra.