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Conte: “Gli elogi dopo quattro giornate? Fatti ad arte per poi darci saccagnate…”

APPIANO GENTILE – Torna il campionato, torna l’Inter. Archiviata la vittoria nel derby, per gli uomini di Antonio Conte al Meazza ci sarà la Lazio domani sera. Il tecnico nerazzurro, come di consueto, incontrerà il giornalisti per la conferenza stampa di vigilia. Fcinter1908.it vi riporterà la diretta testuale con le parole del tecnico.

Queste le prime parole del tecnico: “Lazio? Ostacolo impegnativo, molto impegnativo. Penso uno dei più difficili da inizio stagione, una squadra con identità e che da diversi anni lavora con Inzaghi, che considero un bravissimo tecnico, anche sottovalutato. Dovremmo essere attenti, loro sono ben rodati, hanno mantenuto i pezzi forti, a testimonianza del progetto”.

RAZZISMO“Ci si trova a commentare articoli dove si parla della futura partita tra Inter e Juventus dove io verrò coperto di insulti dai tifosi bianconeri. Io li rimango sbalordito. Chi scrive e chi parla a livello di comunicazione dovrebbe avere maggior coscienza di capire cosa comunica e cosa trasmette. Ora c’è penna libera, chi più incita alla violenza o a un sentimento di odio e rancore, continua a scrivere. Fossi io il direttore di una testata li caccerei a calci in culo. Facciamoci caso, chi scrive o chi parla sta sempre dalla parte della ragione. Chi scrive e comunica ha una responsabilità in più rispetto agli altri e alimenta questo sentimento di odio e rancore. Ma perché? Perché fa più presa? A me da veramente fastidio vedere questo o suggerire di insultare una persona, torniamo sul calcio giocato”.

TITOLARI  – “I ragazzi stanno lavorando per allargare la base dei titolare, per noi sarà importante perché in un campionato così è difficile giocare a marce basse, c’è spreco di energie, la Champions, per noi sarà importante allargare la base di titolari e al tempo stesso devo avere garanzie. Alcuni rischi me li posso prendere ma altri vorrei fossero controllati”. 

SANCHEZ – “Per lui vale il discorso che faccio per tutti gli altri, quando vedrò giocatori pronti verranno inseriti, devo fare l’interesse dell’Inter non dei singoli“.

TOURNOVER – “Godin ha giocato la gara contro l’Udinese e ha riposato in CHampions, De Vrij ha avuto un piccolo affaticamento ma è un calciatore che anche per la posizione può giocare diverse partite. Sono ragazzi allenati, che stanno bene, dovrò fare delle scelte“.

LUKAKU – “Chi mi ricorda tra i giocatori allenati? Penso si sia detto in lungo e largo, sapete cosa penso del giocatore è superfluo ripeterlo. Per quanto riguarda i centrocampisti in gol sono contento, indipendentemente da chi segna è importante vincere, più frecce abbiamo  a disposizione meglio è, i centrocampisti nelle mie squadre hanno avuto spesso un ruolo determinante e importante“.

TRITTICO“Lazio, Juventus e Barcellona? Noi dobbiamo ragionare gara per gara. COncentriamoci sull’oggi, sul fare bene quello che ci aspetta nell’immediato. Contro la LAzio sarà una gara difficile contro una sqaudra forte, con identità e che hanno recitato un ruolo da protagonisti negli ultimi anni. PEr noi è un altro step, un altro test, inevitabile che se entriamo in campo con la testa al derby e agli elogi fatti, significa che non abbiamo capito niente di quello che dobbiamo fare e che ci aspetta. Dobbiamo resettare tutto nel più breve tempo possibile, dobbiamo dare risposte importanti. Sarà un percorso lungo il nostro dove ci capiterà di cadere, dovremo saperci rialzare. Vedo proclami, dopo quattro giornate. Con l’esperienza dico che questo viene fatto ad arte per darci qualche saccagnata. Ci sono due squadre in questo momento, il Napoli una squadra forte la Juventus è una squadra molto molto forte”.

FIFA BEST PLAYER“Sinceramente non ricordo chi votai, o Ronaldo o Messi non è che vai troppo distante. Ti dispiace per chi non scegli ma parli di giocatori di altissimo livello che raggiungono score importanti di 40-50 gol, ogni anno, parliamo di fantastici fuoriclasse che verranno ricordati per quello che hanno fatto e quello che hanno dato”.

GIORNI DIFFICILI –Non sono d’accordo nel dire che i prossimi saranno giorni difficili. Quelli di adesso non sono difficili? Ogni giorno c’è un indice di difficoltà e dovremmo essere bravi a superarli, senza farci prendere dall’entusiasmo o dallo scoramento. Serve serietà nel lavoro, quello che facciamo quotidianamente. Se non dimentichiamo questo le difficoltà le supereremo”. 

BARELLA -“Ha caratteristiche importanti su cui lavoriamo, è un generoso come lo ero io, sprizza energia da tutti i pori e dobbiamo esser bravi ad incanalarla in un’unica direzione. Parliamo di un ragazzo di altissime potenzialità ha voglia di lavorare il suo sogno era quello di giocare nell’Inter, ci sono tutti gli ingredienti perché diventi una colonna di questa squadra”. 

COME SIMEONE – “Con Diego calcisticamente eravamo molto simili, anche lui era difficile da affrontare che non mollava mai che te lo ritrovavi a difendere e ad attaccare. Sta facendo un’ottima carriera da tecnico in un posto ideale, con la sua filosofia, la sua idea, io a differenza sua sono stato più girovago. Ho affrontato diverse esperienze con diverse squadra, ma parliamo di un grandissimo tecnico”.

ANNI A VENIRE –Se mi rivedo qui per tanti anni? Quando inizi un nuovo progetto la speranza è quella di iniziarlo e che sia lungo e duraturo. Più stai in un club e più vuol dire che vengono assimilate le tue idee. Sicuramente per un tecnico rimanere per più tempo in un club è la cosa migliore. Il massimo che sono riuscito a rimanere in un club sono stati tra anni. Aprire un ciclo è meglio per un tecnico, ogni volta che cambi squadra vuol dire ripartire da zero e non è semplice perchè devi trovare persone capaci di supportarti in tutto. Devo ringraziare qui all’Inter il lavoro che sta facendo Lele Oriali, un grazie che non finirà mai, so cosa sta facendo lui, so cosa sta facendo Zanetti, anche lui mi è molto vicino. Ho avuto la fortuna di trovare persone che mi sono molto vicine”. 

SKRINIAR“Un giocatore di grandissima disponibilità, chiaro che qualcosa è cambiato rispetto al passato. Quando trovi squadre che difendono è importante per noi avere difensori che inizino il gioco. Questo lavoro completerà ancora di più i nostri calciatori, un difensore non deve solo saper difendere in area, cosa che stiamo perdendo, ma dobbiamo anche coinvolgere 10 giocatori in fase di costruzione. Ognuno deve avere il compito di costruire ed esser totalmente coinvolto nelle azioni. Il gioco moderno coinvolge 11 giocatori che la devono pensare nella stessa maniera”.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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