Il Brescia recrimina per il primo pareggio dell’anno in trasferta. Corini aveva fatto la bocca ai tre punti dopo la rete del vantaggio di Balotelli, vanificata in pieno recupero dalla rete di Grassi. Due punti pesantissimi che sfumano. Quanto basta e avanza per irritare il tecnico bresciano che rimedia anche un rosso per proteste nel finale.
LOTTA – Una sfida che lascia l’amaro in bocca al tecnico che commenta così la sfida su Sky Sport: “La prestazione è stata importante considerando che era la terza gara in otto giorni. Poi c’è mancata un po’ di lucidità. C’è grande rammarico. Abbiamo lasciato qualcosa per strada, ma penso che la strada stia conservando la sua identità precisa. Ci siamo nuovamente iscritti alla zona salvezza, ne eravamo usciti al 91′ ma abbiamo dimostrato di poter lottare sino alla fine“.
RISPOSTA – Il Brescia ha mostrato di saper giocare a calcio. Una medaglia al valore per il ritorno in panchina. “Le letture su una sconfitta tendono a dimenticare il valore delle partite. L’allenatore tiene sempre al proprio lavoro e in una società che lotta per la salvezza deve saper reggere l’urto negativo. Noi abbiamo giocato partite di livello contro Juve, Inter e Napoli. Ho sofferto la decisione ma ho avuto energia nel tornare con un gruppo che conosco bene. E con questa consapevolezza sapevo che avremmo dovuto dare delle risposte. Il pareggio di oggi ci fa credere in qualcosa di importante“.
CELLINO – Il rapporto con Cellino è migliorato dopo il rientro. “Abbiamo caratteri forti, con attitudini al comando e a volte non è facile capirsi e condividere un percorso. In ogni storia c’è un momento in cui ci si lascia ma poi si capisce che insieme si è più forti. Ci sono spigoli da smussare, ma spero si possa sempre riconoscere la mia onestà intellettuale. Brescia ha sempre sofferto in serie A. Adesso sento Cellino molto vicino e partecipe“.