TORINO – Pantaleo Corvino -nell’ampia intervista a Tuttosport – parla per esperienza e a ragion veduta quando sottolinea l’importanza di puntare su nuovi giovani, tra cui i talenti che ha lanciato alla Fiorentina. Un concetto che in casa Juventus hanno ben chiaro: si pensi ai vari Paul Pogba, Kingsley Koman, Paulo Dybala ad esempio, presi giovanissimi e lanciati (in taluni casi anche venduti a carissimo prezzo), o ai più recenti Rodrigo Bentancur e Matthijs De Ligt che stanno svolgendo un ruolo da protagonisti pur essendo ancora ventenni o giù di lì. Nei piani della società, i primi saranno imitati e questi ultimi saranno raggiunti, da altri elementi in grado di crescere e far la differenza, sia pure ancora in… tenera età. Il direttore generale Fabio Paratici e i suoi collaboratori sono infatti attivissimi sia in ambito nazionale (anche perché c’è uno zoccolo duro italiano da rimpolpare) sia in ambito internazionale: decisi a investire cifre anche importanti – gli oltre ottanta milioni per De Ligt ne sono prova provata – e a farlo in fretta, onde anticipare la concorrenza. Inutile dire che uno tra i principali obiettivi sia (ancora) Federico Chiesa. Quel Chiesa che, secondo piani e progetti juventini, avrebbe potuto/dovuto già essere un giocatore a disposizione di Maurizio Sarri: c’era una intesa di massima individuata con l’entourage del giocatore e i margini di accordo con la (precedente) proprietà erano buoni. […]
Spostandosi agli altri campionati, in Premier League desta parecchia attenzione l’olandese Tahith Chong (20 anni): centrocampista esterno dello United che però, con i Reds, sta tergiversando in quanto a rinnovo di contratto (in scadenza a giugno 2020). Potrebbe profilarsi una situazione analoga a quella che permise alla Juventus di tesserare Pogba a zero euro o poco più, nel 2012. E che dire poi dell’attaccante del momento, Erling Braut Haaland? Paratici monitora (addirittura: voci di imminente incontro dal’Inghilterra), anche se è in compagnia nutrita. Ieri il tecnico del Lipsia, Nagelsmann, ammetteva: «Ho parlato con il ragazzo per provare a convincerlo» Guai, comunque, tornando in Italia, ad ignorare chi già gravita nella galassia Juve.