CALCIOMERCATO MILAN REWIND – Ricordate il tormentone Ganso? Una valanga di news e notizie, retroscena e indiscrezioni su una trattativa fiume, poi non andata a buon fine: il giocatore non vestirà mai il rossonero. Per fortuna, verrebbe da dire, dando uno sguardo al prosieguo della sua carriera. ‘Pericolo scampato’, verrebbe da dire. Ma col senno di poi è facile etichettare questo o quel giocatore sotto la categoria Bidoni e Meteore, la parte complicata è prima: riconoscerlo per tempo. Ripercorreremo quella telenovela e cercheremo di rispondere a una domanda semplice e scontata: che fine ha fatto Ganso? Cosa fa ora?
Dopo aver conquistato lo scudetto, nell’estate del 2011 il Milan si tuffa sul mercato con l’intenzione di rinforzare ulteriormente la rosa di Allegri in modo tale da coltivare ambizioni da sogno in Champions League. Nelle idee del tecnico livornese, la sua squadra può crescere in particolare con gli innesti di una mezzala sinistra – il famigerato mister X – e di un centrocampista offensivo, che possa dare geometrie e qualità negli ultimi trenta metri. Mentre i piani sulla mezzala cambiano a seconda delle circostanze, quelli sul trequartista restano invariati e portano ad un solo nome: Paulo Henrique Ganso, centrocampista brasiliano del Santos.
Sull’onda emotiva di quanto successo con Kakà, arrivato giovanissimo e in rampa di lancio dal Sud America, Galliani si innamora di Ganso e – sin dagli ultimi mesi del 2010 – comincia a seguire con insistenza la crescita del ragazzo, che nel frattempo trascina il Santos sino alla conquista della Copa Libertadores. La classe cristallina del brasiliano sembra il completamento perfetto della grande struttura fisica del Diavolo appena laureatosi campione d’Italia e questo spinge la dirigenza rossonera a fare l’impossibile pur di portare il giovane trequartista a Milanello. Malgrado una denuncia per interferenze rimediata nel mese di aprile, con lo scoccare dell’estate Galliani torna alla carica e si siede al tavolo delle trattative con il Santos e il fondo Sonda, proprietario del 45% del cartellino del ragazzo.
La trattativa parte e procede per diverse settimane, ma senza mai oltrepassare lo stallo. Diversi ostacoli, di varia natura, si inseriscono infatti tra Ganso e il Milan impedendo il buon esito dell’affare. Prima il blocco del Consiglio Federale sul secondo extracomunitario, poi le pretese altissime del club brasiliano (che parte da una richiesta di 50 milioni), infine l’intenzione di non privarsi del calciatore prima del Mondiale per Club. Il Milan incassa e accetta suo malgrado le decisioni del Santos, senza però smettere di cullare il sogno-Ganso. Nell’estate del 2012 allora i rossoneri tornano alla carica, determinati ad approfittare delle frizioni tra il giocatore ed il Santos in merito al rinnovo del contratto. Stavolta il club meneghino decide di mettere sul piatto il cartellino di Robinho, sogno proibito del club bianconero, pur di realizzare il colpo. I costi eccessivi dell’operazione frenano però l’idea dello scambio e anche questa volta il Milan deve rinunciare alla possibilità di accaparrarsi il classe 1989.
La carriera di Ganso inizia intanto a fare i conti con gli infortuni, che ne limitano in maniera sempre più considerevole il suo apporto in campo. A sorpresa, nel settembre del 2012, il brasiliano lascia il Santos e si trasferisce al San Paolo per una cifra molto inferiore rispetto a quella richiesta in precedenza al Milan. Il percorso col club tricolore è fatto di alti e bassi e la stella di Ganso sembra ormai sempre meno brillante. La tanto attesa chiamata dall’Europa arriva solo nel 2016, dal Siviglia, ma le difficoltà fisiche e i ritmi compassati del suo gioco gli impediscono di lasciare il segno. Nel 2018 arriva così il prestito all’Amiens, prima del ritorno in patria al Fluminense. Un ritorno anonimo che sancisce di fatto il flop di uno dei talenti più chiacchierati dell’ultimo decennio, nonché uno dei desideri proibiti del Milan di Galliani.
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