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D'Agostino: “Sanchez? Forte già all'Udinese, ma ora è spietato”

Archiviata la sosta per le Nazionali, è giunta l’ora di ritornare in campo per l’Inter di Antonio Conte, che sarà di scena domani sera alle ore 20:45 in quel del Giuseppe Meazza di Milano contro l’Udinese. Intervenuto in esclusiva ai microfoni di Passioneinter.com l’ex bianconero Gaetano D’Agostino ha detto la sua sulla sfida, soffermandosi anche sul suo ex compagno Alexis Sanchez, appena approdato ai nerazzurri.

Partiamo dalla partita di domani sera. Che gara si aspetta al Meazza?

“Sicuramente i nerazzurri faranno la gara, sono più forti e quindi vorranno ottenere i tre punti a tutti i costi. I friulani resteranno in attesa e proveranno a sfruttare il contropiede, ma sulla carta non dovrebbe esserci partita. L’Inter grazie a Conte ha acquisito una mentalità vincente, credo che se non si faranno prendere dall’entusiasmo e scenderanno concentrati non dovrebbero avere grossi problemi” 

Sanchez è stato l’ultimo grande acquisto del mercato estivo. Cosa può dare in più alla squadra di Conte?

“Lo conosco molto bene, ci ho condiviso quattro anni. Rispetto a quando giocava all’Udinese è diventato più goleador, più spietato. Credo che nel 3-5-2 ,insieme a Lukaku e Lautaro può portare qualità, perché ha la capacità di inserirsi negli spazi e di sfruttare la velocità e la profondità”.

In Italia sta nascendo una nuova leva di centrocampisti pieni di talento, e Sensi è uno di quelli che si sono imposti meglio. È rimasto stupito dopo le sue prime gare in nerazzurro?

“Parliamo di uno dei centrocampisti più forti in Italia, perché ti ruba il tempo e fa in un secondo quello che gli altri fanno in due. Lo si è visto al Cagliari, quando l’Inter non ha fatto una grande gara e poteva sbloccarla solamente  la giocata di un singolo. Sensi è stato quel tipo di calciatore, ha fatto una bella finta con cui si è procurato il rigore. Può fare la mezzala ed il regista, passare dal Sassuolo ai nerazzurri non è facile. Tutti si attendevano un periodo di ambientamento, ed invece ha saputo imporsi fin da subito”.

Due suoi ex compagni, Asamoah ed Handanovic, sono in primo piano anche nella nuova Inter di Conte

“Credo che Samir sia al top in Italia ed in Europa da quattro anni almeno, avere un primo come lui ed un secondo di prospettiva può far solamente bene. Lo conosco come ragazzo, è umile e dà una mano a tutti, non a caso è diventato lui il capitano. Ha portato un sacco di punti. Asamoah è sempre quel trattore, ma lo sto vedendo molto più coraggioso rispetto alla scorsa stagione. Ha acquisito maggiore fiducia ed attacca più spesso la profondità e salta maggiormente l’uomo”.

Nella sua carriera si è mai trovato ad essere vicino all’Inter?

“Credo di no”.

Cosa manca ai nerazzurri per colmare il gap che li separa dalla Juventus”

Io credo che con Conte l’Inter sia molto vicina, la Juventus è sicuramente la favorita per la vittoria finale, ma i nerazzurri pian piano stanno diminuendo il divario. Contro il Cagliari c’è stata una grande prova di maturità, perché i campionati si vincono superando anche le partite in cui non si gioca bene, com’è accaduto anche ai bianconeri a Parma”.

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Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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