PARMA – “All’epoca è stata una scelta facile firmare per una società così importante come il Manchester United, giocare per loro era motivo di orgoglio e una grande responsabilità vestire una maglia così gloriosa. Quella è stata una esperienza che rifarei, importantissima per la mia carriera, ho vissuto un confronto con una cultura calcistica diversa dall’Italia che mi ha fatto crescere”. Giornata di presentazione ufficiale per Matteo Darmian: il nuovo acquisto del ripercorre la propria carriera recente: “I primi due anni e mezzo ho giocato, poi l’ultimo anno e mezzo ho giocato meno e la mia voglia di scendere in campo e tornare in Italia mi ha spinto a lasciare Manchester. In qualsiasi squadra c’è grande competizione sana tra tutti, un professionista deve accettare le scelte dell’allenatore e lavorare per farsi trovare pronto, l’ho sempre fatto e continuerò a farlo. Ho lavorato con Van Gaal e Mourinho, sono due grandi allenatori, hanno vinto tanto e li conosciamo bene tutti, mi hanno lasciato qualcosa di positivo entrambi”.
“Mi sento a casa, sono felice”
“Posso giocare in diversi ruoli, sono a disposizione della squadra e del Mister. Perchè Parma? Ho scelto per la voglia di giocare, principalmente: la società mi ha convinto perchè mi fatto capire di volermi fortemente. Sono nato nel calcio italiano e mi faceva piacere seguirlo dall’estero, ho visto la crescita di questo Parma e penso che stia continuando a crescere. In questa società mi hanno fatto sentire a casa, sono felice. Il campionato inglese è più fisico, in Italia si è sempre curato più l’aspetto tattico, non credo che da questo punto di vista sia cambiato molto, sono arrivati giocatori importanti e questo è positivo, perchè aumenta il livello di tutte le squadre e regala stimolo ai singoli per dare sempre il massimo”.
“A Udine gara positiva”
“Ho avuto l’opportunità di conoscere molti di quelli che lavorano qui, sono contento perchè tutti sono squisiti e penso sia positivo. Il Mister è molto preparato e lo ha dimostrato già negli anni precedenti, può darci una mano per raggiungere i nostri obiettivi. A Udine è stata una partita positiva non solo per il risultato, è un campo difficile, abbiamo vinto e ci sono stati molti aspetti positivi dai quali prendere spunto. Sono sincero: si soffre di più da fuori che in campo; sono stati tre punti importanti per lavorare con serenità e fiducia in queste due settimane che ci separano dal prossimo impegno”.
Gli obiettivi
“Voglio dare il mio contributo a aiutare la squadra, questa è la mia mentalità, il nostro obiettivo è la salvezza, vogliamo raggiungerla il prima possibile. Vivo il mio arrivo in maniera serena, sono un professionista, quello che devo fare è mettermi a lavorare per la squadra. Tutti i compagni sono bravissimi ragazzi oltre che ottimi giocatori, mi stanno aiutando a inserirmi in un gruppo positivo, questa può essere una buona base sulla quale costruire qualcosa di importante”.