Di Giovanni Manco
ROMA – Gianni De Biasi, ex tecnico tra le altre di Spal, Udinese, Torino e Nazionale albanese, ha concesso un’intervista esclusiva ai nostri microfoni.
Domenica la Lazio affronterà una tua ex squadra, la Spal, che gara ti aspetti?
“La Lazio cercherà di fare la partita essendo più forte, credo che cercherà di sfruttare le occasioni per vincere la gara provando a non concedere nulla agli avversarsi, anche perché la Spal negli spazi aperti può essere molto forte. Sono due squadre che hanno lo stesso sistema di gioco, mi aspetto equilibrio, un equilibrio che si potrà spezzare con una giocata personale o una palla inattiva sfruttata. Sono gli episodi a decidere le gare, io mi aspetto però dalla Lazio qualcosa in più, parliamo di una squadra con dei valori importanti e con grandi ambizioni”.
Quanto è importante l’arrivo di Lazzari?
“Inzaghi sfrutta molto i quinti, uno come Lazzari ti dà qualche chance in più. Parliamo di un giocatore molto bravo, che potrà dare molto alla causa biancoceleste. Spal? Non so quanto abbiano perso con la sua cessione, sicuro hanno provato a rinforzarsi nonostante l’addio di Lazzari. A sinistra manca Fares mentre a destra hanno investito con D’Alessandro. Hanno fatto quello che dovevano fare, parliamo di una squadra che deve cercare di fare 40 punti il prima possibile”.
Come inquadri questo campionato? Già record di gol dopo due giornate…
“C’è sicuramente equilibrio, poi c’è stato un aumento di qualità nelle rose di prima fascia. La Juventus ha una rosa di livello pazzesco per il nostro campionato e resta la principale protagonista, poi mai dire mai. Mi aspetto molto dall’Inter di Conte, così come dal Napoli. Le due romane sono un’incognita, vediamo dove riusciranno ad attestarsi. Lazio quarta? È possibile, ma dovrà fare un campionato importante e sperare nella Dea bendata della fortuna. Molto dipenderà dalla forma dei suoi giocatori importanti, se Milinkovic tornerà quello di due anni fa e se Immobile darà il suo contributo in zona gol, tutto è possibile”.
Sei mai stato in orbita Lazio?
“Quattro o cinque anni fa c’è stato qualcosa, una chiacchierata con il mio procuratore. Si è trattato però di un pour parler, non ho mai parlato personalmente con Tare”.
Dalla prossima stagione lavorerà in staff con Claudio Bellucci, avete già qualcosa in pentola o siete in attesa di una chiamata?
“Qualcosa c’è, abbiamo avuto un incontro la settimana scorsa e siamo in attesa di capire cosa vogliono fare. Club? No, parliamo di una Nazionale. Europea? Non posso dire altro…”.
Un pensiero su Strakosha, lei che lo ha lanciato in Nazionale. Può davvero diventare un top portiere?
“Il grande Thomas (ride, ndr). Per lui sarà un anno di conferma e miglioramento, mi aspetto grandi cose da lui perché ha tutti i mezzi per fare bene. Lo stimo molto, è un bravo ragazzo, può fare strada. Alcuni hanno ancora perplessità su di lui, ma non capisco il motivo. Ha dimostrato di essere forte e come tutti i portieri può fare degli errori. Credo siano più gli aspetti positivi, che quelli negativi, a contraddistinguerlo”.