Silenzio, parla Alex. E quando Del Piero prende posizione sulla Juventus, sempre meglio ascoltare con attenzione. AS dedica un’intervista a Pinturicchio prima del match tra la Signora e l’Atletico Madrid. E l’ex numero 10 dice la sua sull’inizio di stagione dei bianconeri, su Cristiano Ronaldo e anche sulla nazionale.
SARRI – In primis, si parla di Sarri. Ma anche dell’addio di Allegri, due decisioni inaspettate da parte della società. “Mi ha sorpreso che la Juventus abbia pensato a Sarri, visto il suo passato al Napoli. È successo lo stesso con Ancelotti e Capello, che sono sempre stati rivali bianconeri. Mi ha sorpreso il finale del rapporto con Allegri. Non pensavo che la Juventus avrebbe chiuso così presto un rapporto così vincente”. Il Sarriball ancora non si vede molto, ma Del Piero è fiducioso. “Sarri ha bisogno di tempo. Il gioco si è visto in alcuni momenti, in certe azioni offensive, con un possesso continuo ma non sterile, come nel gol di Higuain all’Inter. Ma sarebbe un errore aspettarsi una copia del Napoli e del Chelsea di Sarri. La Juventus ha il suo DNA e giocatori straordinari che hanno bisogno di un progetto su misura. E il tecnico lo sta facendo con intelligenza”.
CRISTIANO – Da numero 10 a…numero 7. Si è parlato molto di Cristiano Ronaldo e di come abbia preso il cambio contro il Milan. E da ex capitano, Del Piero rimprovera il portoghese, pur sottolineando che l’atteggiamento di CR7 è comunque sempre positivo. “Lasciare lo stadio prima che finisca la partita non è un buon comportamento per un calciatore della sua qualità. Ma comunque non conta il gesto in sè, che non è stato bello, ma il suo modo di comportarsi giorno dopo giorno. Cristiano è un grande professionista e i compagni lo rispettano molto”. E sulla questione tecnica, dopo le critiche di Capello, spezza una lancia in favore di Cristiano. “Il mister parlava di un cambio di stile di gioco, non diceva che Cristiano sia in calo. Può ancora dare molto. In questo inizio di stagione è stato meno brillante, ma la differenza la deve fare da febbraio, quando arrivano gli ottavi di Champions”.
DE LIGT E AZZURRO – C’è modo di parlare anche di altri due argomenti: De Ligt e la nazionale. Sull’olandese, idee molto chiare: “Chiellini è fondamentale e la sua assenza si fa sentire, ma sono molto positivo per quello che riguarda De Ligt. Ha fatto alcuni errori, ma ha un potenziale enorme e cresce di partita in partita”. Così come per la nazionale, con tanti applausi per il CT: “Mancini sta facendo un lavoro straordinario. Per vincere gli Europei non basta qualificarsi bene, ma questo aiuta per costruire un gruppo, una mentalità, una squadra. E Roberto sta cambiando il volto di questa nazionale”.