RIAD – Qualcuno, pur avendo avuto le sue buone ragioni, era solito utilizzare Paulo Dybala nella versione forse mai compresa totalmente di “tuttocampista”. Considerato il modo in cui la Joya si sta riappropriando della Juventus in questa stagione, va da sé che sul capo di quel qualcuno – Massimiliano Allegri, giusto per non fare nomi – non poteva non piovere più di una critica. Altri, invece, continuano a sostenere che il lavoro intenso condotto dall’ex allenatore bianconero sull’argentino sta dando i suoi frutti, ragion per cui se Dybala è diventato un giocatore totale, capace di occupare (e dominare) più spazi del consueto, lo deve proprio a Max. Il dibattito prosegue, nell’attesa il buon Paulo s’è scrollato di dosso il peso derivante dal fatto di essere un compagno di squadra di Cristiano Ronaldo. Perché quello era, in fondo, il vero problema di un’annata fa: convivere con un extraterrestre abituato a godere da matti del sostegno di un assistente di prestigio come Mario Mandzukic. Dybala restava sulle sue, sgobbava ma di sbocchi neppure l’ombra e chissà se il diretto interessato s’immaginava a quel tempo che di lì a poco sarebbe stato protagonista di un’autentica risurrezione.
in Serie A
Dybala, adesso è vera Joya
Tagcloud: