FIRENZE – “Joe Barone e Daniele Pradè, con Vincenzo Montella, stanno facendo un grande lavoro. Ho chiesto alla squadra di lavorare duro e dare il massimo, poi si può anche perdere“. Così il presidente della Rocco nel corso di una conferenza stampa in vista dell’inizio del campionato. “Siamo arrivati già a 24mila abbonamenti e l’obiettivo è arrivare a oltre 25mila fra due settimane“, ha aggiunto. “Voglio fare qualcosa di importante ma senza fare promesse: un passo alla volta, poi vedremo cosa succederà in campo“, ha ribadito Commisso. Il neo patron viola, arrivato oggi dagli Usa, ha poi detto di aver già incontrato i neo acquisti “Ribery e Boateng“.
Commisso: “Ribery? In Italia dietro solo a CR7”
“La conferma di Chiesa una promessa mantenuta? Sì è vero. Lo avevo promesso ad un ragazzino dell’ospedale Meyer e l’ho fatto“, ha aggiunto il patron viola. “Ribery? Ho aperto la cassa e la stanno usando. Ho parlato con lui e la moglie. E’ una leggenda, in Italia nessuno ha vinto come lui a parte Ronaldo a livello internazionale“, ha aggiunto successivamente intervenuto ai microfoni di Sky Sport.
“In Italia per passione”
“Non ho acquistato la Fiorentina per hobby o per business, ma per passione e senso di responsabilità nei confronti dei tifosi“, ha dichiarato ancora Commisso. “Non sono qui per portare soldi a New York, voglio investire e vincere. Ma non sarei qui senza il ruolo importante rappresentato da questi tifosi“, ha sottolineato il patron viola. “Ora voglio incontrare la squadra femminile e le giovanili“, ha dichiarato rilanciando poi “il progetto sportivo e lo stadio” anche se “è un peccato che in Italia non si possano fare le cose rapidamente”. “Investiremo nella Fiorentina con la sponsorizzazione di Mediacom (più dei 5 milioni di cui si parla, ndr), ma con le regole del Fair Play non si possono spendere soldi se non ci sono introiti“, ha ribadito Commisso alla domanda su possibili nuovi acquisti. “La Fiorentina è dei tifosi, non mia. Il mio lavoro è dare a loro emozioni, come quelle che hanno dato a me quando sono arrivato a Firenze“, ha concluso Commisso.