TORINO – L’overbooking non esiste (quello, semmai, riguarda la lista Champions), alla Continassa c’è spazio per tutti e il gruppo s’è quasi ricomposto. Ne mancano quattro – atterreranno oggi, i sudamericani – più l’extraterrestre (Cristiano Ronaldo, che ha avuto un giorno di permesso) e poi sarà antivigilia piena, vera, sentitissima di Fiorentina-Juventus. Non il match dell’anno, non perlomeno per i bianconeri, di sicuro un’opportunità consistente per lanciare un piccione viaggiatore, diffondere un messaggio, inviare un whatsapp nella chat di gruppo che raccoglie le pretendenti allo scudetto: perché vincere a Firenze non è mai un obiettivo scontato.
Maurizio Sarri conta le ore prima del grande rientro sulla scena e al contempo ammira l’applicazione dei suoi: dopo il rientro di Bonucci, Bernardeschi e Pjanic, ecco Szczesny, Demiral, Matuidi, il “discolo” Emre Can e il Golden Boy De Ligt rinfrancato dalle ottime esibizioni a difesa dell’Olanda. Oggi all’appello risponderanno Cuadrado, Bentancur, Dyba- la, Alex Sandro, in rigoroso ordine crescente di probabile discesa in campo al Franchi: il terzino brasiliano, che nei test contro Colombia e Perù ha fatto il pieno, è “conservato” in una botte di ferro perché non si ammacchi. Lui è l’usato garantito, ancora totalmente affidabile e pronto all’uso, nonché l’unico terzino sinistro di ruolo in rosa, complice la dipartita di Pellegrini e Spinazzola. Il resto della formazione da schierare sabato è un rebus solo se Sarri, dopo aver salutato caramente la polmonite, vorrà osare, altrimenti sembrerebbe tutto o quasi già deciso.