MILANO – La rivoluzione a Casa Milan arriva a meno di 24 ore dalla in Champions League, la sesta consecutiva. e Leonardo lasciano rispettivamente il ruolo di allenatore e direttore dell’area tecnica per differenze di vedute rispetto all’amministratore delegato e plenipotenziario del club, Ivan Gazidis. Se la decisione di Leonardo era nell’aria da ormai qualche giorno (colpa di un ruolo depotenziato), quella di Gattuso arriva dopo un lungo incontro con Gazidis, in cui i due protagonisti hanno convenuto, in un’atmosfera “armoniosa”, che non ci fossero le basi per andare avanti insieme. Troppo diverse le strategie: Gattuso vorrebbe inserire qualche giocatore di esperienza per fare il salto di qualità, l’ad invece vuole proseguire sulla linea verde scelta dal fondo Elliott. Resta ora da definire il futuro di Paolo Maldini, che potrebbe essere affiancato nel ruolo di consulente esterno dal ds del Lille, Luis Campos, specializzato nelle plusvalenze: sarebbe questa la strada scelta dal club per rientrare da un rosso di bilancio di 126 milioni di euro.
“Diciotto mesi indimenticabili”
“Decidere di lasciare la panchina del Milan non è semplice. Ma è una decisione che dovevo prendere. Non c’è stato un momento preciso in cui l’ho maturata: è stata la somma di questi diciotto mesi da allenatore di una squadra che per me non sarà mai come le altre. Mesi che ho vissuto con grande passione, mesi indimenticabili. La mia è una scelta sofferta, ma ponderata. Rinuncio a due anni di contratto? Sì, perché la mia storia col Milan non potrà mai essere una questione di soldi”, l’annuncio shock a ‘La Repubblica’.