Mister Gattuso presenta questa mattina in conferenza stampa l’ultimo match dell’anno, Sassuolo-Napoli. Gara fondamentale per gli azzurri per chiudere la stagione con un risultato positivo.
LE SUE PAROLE
“In settimana ho visto una squadra che si è consegnata a me e al mio staff, c’è grandissima disponibilità. Abbiamo lavorato in modo molto forte, stiamo cercando qualcosa di diverso e loro si stanno mettendo a completa disposizione. Questa squadra deve tornare a fare ciò che ha fatto per lungo tempo. Per un anno e mezzo è stato utilizzato un modulo completamente diverso. Ora serve serietà e ringrazio i calciatori per la disponibilità datami. Non è facile, quando sei abituato per anni a vincere, a non farlo più. Può accadere che subentri la paura, ma dobbiamo proseguire su questa strada. Ho sentito “ultima spiaggia”, ma nel calcio non esiste. Dobbiamo pensare partita dopo partita e stare sul pezzo, recuperando la squadra mentalmente. Le prestazioni con Liverpool e Salisburgo non sono di due anni fa, ma di poco tempo fa. Dobbiamo ricominciare a giocare e divertirci”.
SASSUOLO & DE ZERBI
“Domani incontriamo una squadra giovane che gioca bene. Voglio vedere equilibrio, niente panico. Non voglio che pensiamo se vinciamo o perdiamo, dobbiamo prendere palla e fare ciò che sappiamo fare. Domani non è Gattuso contro De Zerbi, ma Sassuolo-Napoli. Lui è un allenatore preparato, ma non c’è una sfida tra di noi”.
PAURA E CLASSIFICA
“Non dobbiamo pensare alla paura, ma a tornare più liberi. La classifica adesso non si deve guardare, i calciatori non devono guardarla. Devono guardare quantità e qualità di quello che si fa in settimana. Il campo giudica tutti noi, è vero ma ora dobbiamo concentrarci su quanto c’è da fare per migliorarci. Anche senza i problemi che ci sono, avrei comunque dovuto lavorare sulla testa dei calciatori. Non ci possiamo nascondere sul fatto che ci siano stati problemi, ma il tempo e i risultati aiuteranno. Io non regalo nulla a nessuno. Non vedo una squadra sca**ata o che mi guarda con gli occhi storti. Il primo giorno dai calciatori ho sentito parlare di multe, poi mai più perché abbiamo problemi diversi, cioè che non vinciamo le partite. Tornerà fuori l’argomento, ma speriamo di fare prestazioni importanti, sederci a tavolo e risolvere qualcosa. Da parte di dirigenti e società il pensiero è lo stesso. Quindi ora diamo priorità al campo. A qualcuno dei miei magari sarò sulle scatole, ma l’importante è essere professionali sul terreno di gioco. Per me questa è una componente importante. Poi fuori dal campo si può sbagliare, lo faccio passare ma in campo no. Per ora ho vissuto solo a Castel Volturno (ride, ndr), poi domenica sono stato qui con mia moglie. Io sono qua per fare bene, per me questo club è grande e ha persone squisite che si sono messe a disposizione con me e con lo staff. Io lavoro solo in un modo ossia dalla mattina alla sera, e voglio entrare nella testa dei miei calciatori. Dobbiamo lavorare e uscirne fuori”.
MERCATO
“La mattina entro alle otto e vado via alla sera, la priorità è il campo e allenare i calciatori che ho a disposizione. Parlare, parlare e ascoltare ciò che dicono. Da domani i ragazzi avranno sei giorni di riposo, poi incontreremo il presidente e parleremo di tutto ciò di cui dobbiamo. Sul mercato c’è da fare poco, perché giocatori forti ci sono. Mi auguro che i ragazzi si siedano e firmino i rinnovi, perché più forti in giro ce ne sono pochi”.
SINGOLI
“Fabian può fare il vertice basso, sa giocare bene tecnicamente. Per molto tempo ha sempre giocato a due o da mezzala, ma ha qualità per fare questo tipo di calcio. Poi se vogliamo vedere un calciatore con più veemenza, non ha queste caratteristiche. E’ più un calciatore che dà ordine e palleggio. Io pazzo di Milik? Sono pazzo di tutti i miei calciatori. Dobbiamo ripartire dall’abbraccio tra Insigne e il presidente. Questa squadra ha dato tanto a tifosi e città, quindi tutti i calciatori bersagliati hanno ora bisogno di vicinanza e affetto. Questa squadra non ha bisogno ora di fischi o sentire che le cose non vanno bene, noi dobbiamo essere bravi a stargli vicini e a farglielo sentire. Spero che i tifosi possano capirlo. La palla scotta, pesa 10-20 chili. Milik mi piace perché sa giocare, lega il gioco, ti fa uscire bene le giocate. E’ un calciatore completo, che è stato sfortunato. Ha passato le pene dell’inferno, ma come lui ce ne sono tanti di bravi in squadra. Lozano? Tanti gol fatti li ha segnati da attaccante da destro, quindi lo vedo esterno e non punta. Allenamenti? Mi piace lavorare su doppia seduta, non si tratta di doppio allenamento. Il mio metodo è intenso, mi piace stare per più di un’ora a campo stretto o aprirlo. Cerco questo. Devo allenare la squadra come voglio giocare quando scendiamo in campo. La squadra ha avuto dei rigetti in questi giorni dati i cambi, quindi a livello muscolare accade qualcosa. Penso che dobbiamo migliorare, ma non perché la squadra l’abbia trovata fisicamente male ma perché voglio che faccia corse diverse da quelle che faceva prima. Mertens? Nel mio 4-3-3 dipende anche da come sta Milik. Da esterno Mertens fa molto bene col Belgio ma lo vedo anche come prima punta. In questi giorni non si è allenato con continuità per un piccolo fastidio, ma ha grandi qualità. Meret od Ospina? Ora ho bisogno di certezze e continuità. Ospina sa tenere bene la porta, ci sta dando tanto e sa fare bene il suo mestiere, ma per ora do continuità”.
RINNOVI
“Io lo spero che nel mio 2020 ci siano Mertens e Callejon, poi le cose si fanno in due. La voglia della società e dei calciatori c’è, poi non entro in queste dinamiche perché ci sono presidente e un grande direttore sportivo. Io sono qui per allenare, poi do un parere se mi viene chiesto. Sono calciatori di grandissima qualità. Io ora devo concentrarmi sul mio lavoro. Spero che tutti i calciatori che ho a disposizione io possa allenarli con continuità. Io desidero che arrivi la prima vittoria, che manca da molto. Per me la chiave è tutta là. La squadra ha bisogno di una serie di buone prestazioni e di qualche vittoria. Se ripartiamo, questa squadra fa fatica a fermarsi”.
MODULO
“Le novità sono il 4-3-3, palleggiare dal basso e creare superiorità numerica, con l’obiettivo di andare a cercare i nostri attaccanti. Dobbiamo soffrire di meno e tenere meglio il campo. Il secondo tempo col Parma è stato buono, ma non mi è piaciuto come abbiamo tenuto il campo. Le letture da fare non sono state fatte in modo corretto. La squadra non deve avere paura di subire gol, deve esserci organizzazione e dobbiamo sapere come scalare, come andare a prendere gli avversari. Mi aspetto tutto questo”.
SORTEGGIO CHAMPIONS
“Il sorteggio Champions non è stato favorevole, perché il Barcellona è incredibile. Ho sentito che non abbiamo nulla da perdere e invece brucia sempre. Avremo modo di arrivarci. Non abbiamo paura, sappiamo che è dura e siamo consapevoli. Auguro ai tifosi buon Natale e buone feste, speriamo di rivedere il San Paolo pieno perché è un qualcosa di bello e un valore aggiunto per la squadra. Nostro dovere è riaccendere l’entusiasmo”.
ANCELOTTI
“Ancelotti ufficiale all’Everton? Non avevo dubbi, sapevo che avrebbe trovato un’altra squadra in un minuto. Dopo lo chiamo per i complimenti. Non l’ho ancora chiamato perché ho tanto da fare, non rispondo nemmeno a mia moglie. Gli auguro il meglio, è una persona che mi ha dato tanto. Sono molto felice e gli auguro il meglio, a uno come lui solo questo si può augurare. Mi sento più vicino a Lippi che ad Ancelotti perché è stato qua ed ha allenato il Napoli, dai momenti di difficoltà ne usciva. Era un grande marinaio. In questo momento c’è bisogno di bravura, e io devo esserlo per uscire da questo periodo”.