GENOVA – Il neo tecnico del Genoa Thiago Motta è pronto per esordire a Marassi domani sera, dopo aver preso il posto dell’esonerato Aurelio Andreazzoli: “Ho buonissime sensazioni. I giocatori hanno tutto in allenamento, la disponibilità è stata enorme e sono sicuro che domani faremo una grande partita. Ho iniziato a conoscere i miei giocatori e sono contento”. I rossoblù ospitano il Brescia: “Una partita difficile dove tutt’e due vorranno vincere. La cosa più importante è dimostrare di essere squadra dal primo minuto. Sono tanti gli elementi che non possono mancare. E’ una partita importante, dobbiamo arrotare la partita con la convinzione che abbiamo tutte le qualità per fare bene”. L’ex centrocampista rossoblù continua: “Se ho fatto più lo psicologo o il tattico? Alla fine fare distinzione fra le due cose non mi piace. La cosa più importante è quello che abbiamo in testa. Dal primo all’ultimo minuto dobbiamo lottare fino alla fine e che i ragazzi dimostrino di fare una grande prestazione”. Thiago Motta ha giocato nell’ultimo Genoa veramente forte, e riparte da una squadra fragile: “La mia idea del passato non conta. Conta solo quella da quando sono arrivato al futuro. Non voglio e non devo parlare del passato per rispetto di un collega che ha fatto il suo lavoro nel miglior modo possibile. Io voglio vedere una squadra difficile da battere per carattere”.
Sullo sciopero del tifo promesso dagli ultrà: “E’ difficile per me giudicare quello che sta succedendo in questo momento. Quello che posso fare in questo momento è chiedere per il bene del Genoa di uscire da questa situazione. Dobbiamo avere la positività di tutti. Domani chiedo ai tifosi di stare con la squadra e noi in campo daremo tutto quello che abbiamo per ottenere un risultato positivo”. Sui singoli: “Gumus? L’ho visto molto bene come tutti gli altri. Gli allenamenti che abbiamo fatto sono bellissimi dal punto di vista fisico. Ora abbiamo un allenamento al pomeriggio e deciderò le convocazioni”. Quando gli chiedono se sia entrato nello spogliatoio con l’atteggiamento di Van Gaal o Ancelotti, il tecnico del Grifone risponde così: “Io sono io e non riesco a cambiare. Nel bene e nel male non riesco a fare una cosa se non sono me stesso. E’ il mio modo, sbagliato o giusto che sia”. Motta conclude: “Per mio modo di vedere non conta tantissimo se in difesa giocheremo a tre o a quattro. Conta l’idea che abbiamo e il modo in cui andiamo ad affrontare la partita. Giochiamo in casa e vogliamo fare una grande prestazione per noi e per i tifosi”.