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Gravina: “I club virtuosi non più vittime della responsabilità oggettiva”

ROMA – Cambia la responsabilità oggettiva, uno dei perni della giustizia sportiva del calcio. Il consiglio federale della ha approvato oggi le linee guida per l’adozione di modelli di gestione e controllo idonei a prevenire atti contrari ai principi di lealtà, correttezza e probità, compresi quelli di natura razzista: “La responsabilità non è più oggettiva – ha spiegato il presidente federale in conferenza stampa – ma diventa personale. Non abbiamo intaccato il principio di base, ma se una società oggi adotta e applica in concreto il nostro modello virtuoso non ha più nulla da temere e non si parla più di responsabilità oggettiva. Se invece qualche club non ha voglia di dare un nome e un cognome alla responsabilità, allora questa ritorna oggettiva”. Le linee guida consentiranno ai club, una volta rispettati gli standard richiesti, di poter avere il riconoscimento di esimenti e attenuanti da parte della giustizia sportiva. Le società dovranno attenersi ai seguenti principi: valutazione dei rischi, leadership e impegno, codice etico e sistema procedurale, controlli interni e controlli sulle terze parti, organismo di garanzia, comunicazione e formazione, sistema interno di segnalazione, sistema disciplinare, verifiche, riesame e monitoraggio, miglioramento continui e gestione delle non conformità.

Gravina: “Svolta epocale sulla responsabilità oggettiva”

E’ una svolta epocale perché le società, con questo modello, sulla falsariga della 231 (la legge sulla responsabilità penale delle imprese, n.d.r.), possono impegnarsi a prevenire ogni violazione ai principi di lealtà, correttezza e probità. Le responsabilità sono dei singoli”, le parole di Gravina che ha spiegato come le linee guida siano già immediatamente adottabili da tutti i club: “Se una società ha interesse prima le adotta e meglio è”. Poi spiega meglio: “La responsabilità oggettiva continua ad esistere, almeno che non venga dimostrato che è stato attuato un percorso virtuoso con tutte le procedure per arrivare all’individuazione dei responsabili. Ma se una società è virtuosa credo che oggi non abbia più nulla da temere”.

Presto un incontro con il ministro dell’Interno

Ora  – spiega ancora Gravina – dovremo incontrare il ministro dell’Interno per focalizzare meglio fin dove arriva la competenza delle società e dove inizia quella dell’addetto alla sicurezza, ma il discorso della tecnologia oggi esiste in tutti gli stadi”, dice riferendosi alla presenza delle telecamere per individuare i colpevoli di episodi illeciti e di razzismo.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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