TORINO – È una questione di puro tempismo, per non correre il rischio di essere sorpassati sul più bello. Erling Braut Haaland e la si sono sensibilmente avvicinati negli ultimi giorni, a cavallo del Natale: merito dei contatti sempre più fitti tra la squadra mercato bianconera e il Red Bull Salisburgo, club proprietario del cartellino del cannoniere classe 2000 nato a Leeds ma di nazionalità norvegese, oltre che del feeling a prova di bomba con l’intermediario che sta cercando di agevolare l’operazione, vale a dire Mino Raiola. Non esattamente l’ultimo agente di calciatori sulla scena internazionale, né tanto meno l’uomo meno cercato dai dirigenti juventini. Senza scomodare il lungo elenco di assistiti (Paul Pogba ne è il capofila), con il procuratore italo-olandese c’è una lunga storia di affari andati a buon fine, che lascia tutti relativamente tranquilli alla Continassa. Dopodiché quelle che paiono simil bozze di accordi sulla parola vanno tradotte in un sì convinto su carta scritta.
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Haaland, che lotta: la Juve combatte
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