TORINO – Per una questione di soldi, intesi come denaro contante e non plusvalenze, di opportunità tattiche e di condivisioni delle scelte delle proprietà lo scambio Paulo Dybala– Mauro Icardi appare un’operazione assai suggestiva ma altrettanto difficile da portare a termine.
CAMPAGNA ACQUISTI – Lo scambio permette a Juventus e Inter di poter dare a entrambi i giocatori la valutazione che meglio si crede in modo da sviluppare una plusvalenza sostanziosa, ma nelle casse di entrambi i club non entrerebbe un centesimo. E la Juventus, alle prese l’anno scorso con l’operazione Cristiano Ronaldo, che è stata assai onerosa e ha richiesto l’emissione di un bond per finanziarla, ha bisogno di contanti da reinvestire sul mercato. La campagna acquisti dell’estate 2019 si preannuncia infatti di nuovo dispendiosa perché la squadra va svecchiata e rinforzata: per arrivare ai campioni che Fabio Paratici ha in mente, da Paul Pogba a Matthjis De Ligt, da Isco a Joao Felix, servono tanti soldi perché sono colpi dai 60 milioni in sù. Il fatto poi che Mohamed Salah abbia intenzione di lasciare Liverpool intriga il responsabile del mercato bianconero: già nei mesi scorsi si era parlato di un possibile scambio tra l’egiziano e Dybala, più semplice da realizzare perché in questo caso la Joya non farebbe resistenze, Paratici potrebbe però decidere di acquistarlo con i soldi dalla cessione di Dybala.
UN PATRIMONIO DA TUTELARE – Un altro aspetto da considerare dall’arrivo di Icardi sarebbe il possibile addio di Moise Kean alla Juventus: il bomber 19enne dovrebbe rinnovare fino al 2024 ma difficilmente il suo procuratore, Mino Raiola, lo lascerebbe in una squadra che in attacco dispone di Cristiano Ronaldo, Icardi e Mario Mandzukic, che ha prolungato il suo legame in bianconero.