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Il baby Plesnierowicz: “Vinco lo scudetto con la mia Roma e torno in Polonia”

La Roma Primavera in estate ha cambiato diversi elementi, in quello che è il naturale ricambio del settore giovanile che avviene ogni anno. Il club giallorosso ha pescato molti giocatori anche all’estero, da Estrella a Providence fino a Wiktor Pleśnierowicz. Il difensore polacco è arrivato nelle ultime ore di mercato estivo dal Lech Poznan: dopo 4 presenze con la squadra di Alberto De Rossi, il centrale classe 2001 ha parlato a ‘gloswielpokolski.pl’.

“Il 28 agosto mi sono trovato un messaggio del mio agente che mi diceva di richiamarlo. Quando ho saputo della Roma la prima cosa che ho detto è stata ‘Forza, facciamolo!’ Allora i club hanno cominciato a parlare ed è andato tutto molto velocemente, tra mercoledì e sabato”, ha detto il giovane calciatore della Roma. Pleśnierowicz ha poi aggiunto: “Sapevo che alcuni club mi osservavano, ma non ho chiesto perché i giallorossi fossero interessati a me, ero troppo felice. Ho solo sperato che andasse tutto per il meglio. Venerdì ho giocato con il Lech, la mattina dopo ero sull’aereo per Roma: all’arrivo sono andato subito a fare le visite, poi a firmare il contratto. I miei compagni mi hanno accolto subito in maniera calorosa e si sono preoccupati di come stessi, nonostante la lingua. Mi portavano con loro dappertutto, mi venivano a prendere prima e dopo l’allenamento, visto che vivevo in hotel”.

Poi sulle differenze del calcio italiano e polacco: Sono rimasto sorpreso dall’intensità degli allenamenti. Prima della partita ci riposiamo un po’, la seduta è molto più corta perché dobbiamo essere freschi. C’è molta competizione per il ruolo di titolare, ma è una cosa sana, nessuno mette i piedi in testa all’altro. I ritmi sono più alti”. Alla Roma c’è un altro polacco in squadra come Zalewski: “Non lo conoscevo, perché non ci siamo mai incrociati in Polonia e in nazionale. Il mister Ulatowski mi ha detto che l’Italia è l’università dei difensori. Ora vedo come ci si concentra sulla fase difensiva e sui movimenti precisi, può essere un bell’anno per me. Posso dire che giocare nella Primavera della Roma mi darà più di quando ero nelle riserve del Lech Poznan“. Gli obiettivi: Giocare il più possibile a Roma per crescere e vincere lo scudetto, poi imparare anche la lingua. È molto difficile, studio da solo e insieme a un insegnante polacco via Skype. Capisco diverse cose, ma è ancora complicato”.

Sul futuro e i sogni: “Il Lech Poznan è nel mio cuore, il mio sogno è ancora debuttare con la prima squadra. Sono in prestito alla Roma, continuerò a crescere e poi tornerò possibilmente nel mio club, anche se la Roma ha un’opzione per riscattarmi. Dipende tutto da come sarà il mio percorso, il Lech non è per tutti. Se verrà fuori che non è neanche per me, allora prenderò altre strade”.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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