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Il papà di Kean: “All'Everton non sta bene, spero vada alla Roma! E con Zaniolo…”

Jean Kean, padre dei Moise, è intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport nel corso del programma ‘1927 on air’ per parlare del futuro del figlio, accostato nelle ultime ore anche alla Roma come possibile rinforzo del reparto offensivo:

“Mandare in Inghilterra mio figlio è stato uno sbaglio, perchè è ancora un ragazzo giovane, non si sta trovando bene all’Everton, non mi è piaciuto questo trasferimento. Spero possa tornare subito in Italia, spero sia la Roma, l’importante è che ritorni qui. Con Raiola non ho rapporti, non l’ho mai incontrato, credo non mi voglia nemmeno vedere, ha preteso la procura di mio figlio a 14 anni e insieme alla mia ex moglie voleva portarlo già allora in Inghilterra. Ogni tanto mi capita di sentire mio figlio. All’Everton dove gioca oggi, non si sta trovando bene, doveva aspettare qualche anno per poi provare un’esperienza all’estero. Se esiste una possibilità di rimandarlo in Italia, spero possa tornare, per non rovinarlo. Il suo primo gol con la maglia della Nazionale è stata una grande emozione, qui in Italia si trova bene, conosce il campionato e può tornare a fare bene. L’ho portato a Torino alla Juventus, ha fatto un provino, andò bene e venne preso dai bianconeri, l’ho seguito sin da piccolo fino all’ultima firma”.

La storia dei trattori? “Io credo in Dio e credo nella parola data, se invece la parola è falsa non mi fido più. Mi avevano promesso due trattori e non mi vennero consegnati. Quando aveva 14 anni, mi chiamò Marotta e lo portò a Torino, il ragazzo poteva finire in Inghilterra. In quella occasione mi promise due trattori, per aiutare i miei fratelli in cambio della firma per il suo passaggio alla Juventus. Li avrei presi anche usati, invece non mi arrivò nulla. Non ho capito perchè la Juventus lo ha ceduto, credo solo per una questione economica. Ho sentito dire che Sarri non lo volesse, dopo che Allegri invece lo aveva valorizzato. Se mio figlio mi dovesse dire che la Roma è interessata a lui, darei la mia benedizione a questa operazione. Mando un messaggio a mio figlio Moise: ascoltami bene, sono tuo padre di sangue, torna in Italia a giocare, diventerai un grande calciatore, vieni a giocare a Roma, al fianco del tuo caro amico Nicolò Zaniolo. Non pensare ai soldi, ma alla carriera”.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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