TRENTO – “La è simbolo di unione, di passione, in questo momento riesce a far andare sempre tutti d’accordo. Può essere simbolo di ispirazione anche per altre parti della nostra società“. Così Leonardo Bonucci, capitano della Nazionale, in collegamento con il Festival dello Sport di Trento, nel corso di un evento dedicato alla maglia azzurra con ospiti anche , Arrigo Sacchi, Luca Toni e Paolo Rossi. “Per me l’esordio in Nazionale è una sensazione difficile da spiegare, una cosa che ricordo con tanto affetto è la vicinanza dell’allora capitano Cannavaro“, ha aggiunto. “Con Mancini e tanti giovani si è creato un gruppo davvero forte, che si sente una famiglia, quello che nel 2016 con mister Conte aveva fatto la differenza. Si era andato sgretolando nelle qualificazioni ai Mondiali, ora lo stiamo ritrovando e lo stiamo dimostrando“, ha detto Bonucci. “Nessuno arriva in ritardo alle riunioni o ha mai detto una parola fuori posto, è la dimostrazione che questa è una squadra“, ha concluso Bonucci.
Bonucci: “Un libro contro il bullismo”
Presentando il libro autobiografico in uscita dal titolo ‘Il mio amico Leo’, Bonucci aggiunge: “È stata un’iniziativa che mi ha aiutato a riscoprire sensazioni e l’attaccamento ad un passato, un momento di difficoltà, che ho anche vissuto personalmente. Questo libro spero possa aiutare chi soffre per il bullismo ma anche lo stesso bullo, che è un infelice che cerca di rendere infelice anche la vita degli altri“, ha detto il difensore della Juventus. “Di qualsiasi cosa di bello o brutto bisogna parlarne con la famiglia e le persone a cui si vuole bene, perchè insieme si diventa più forti“, ha concluso Bonucci.