L’arrivo di in prestito al Bayern Monaco non cambia le chance per Mario Mandzukic di rivestire la maglia del club bavarese. Il tecnico Niko Kovac è stato chiaro alla vigilia del debutto in Bundesliga, «abbiamo bisogno di qualcosa di più, di elementi importanti che ci aiutino a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati», sottolineando la necessità di più rinforzi dopo le tante partenze (Robben, Ribery e Hummels) alla fine della scorsa stagione, come già aveva ribadito David Alaba, sollecitando l’arrivo di «due o più giocatori per costruire una grande squadra». Appelli che non dovrebbero cadere nel vuoto.
E dopo Ivan Perisic la colonia croata potrebbe allargarsi: non è un mistero che Mandzukic sia un pupillo di Kovac, suo ct nel biennio (2013-15) in cui ha guidato la Croazia. Dopo aver detto no all’offerta del Manchester United, Mandzukic è consapevole di trovarsi a un bivio: alla Juventus non ha prospettive, non rientra nel progetto tecnico di Maurizio Sarri e sarebbe uno dei campioni da sacrificare con l’esclusione dalle liste Champions. La destinazione Monaco di Baviera lo esalta perché ha la possibilità di continuare a giocare in un top club, nel quale ha lasciato il segno come centravanti del triplete nel 2012-13, e di mantenere l’alto ingaggio. Certo, Juventus e Bayern devono trovare l’accordo.