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Juve, Bernardeschi: “Champions? Competizione a parte, in un secondo può cambiare tutto”

TORINO – “Non sono scaramantico, mi faccio il segno della croce perché credo molto in Dio. Per questo ho scelto il 33”. Dal numero di maglia alla voglia di giocare in Champions, Federico Bernardeschi si è raccontato ai microfoni di TV: “Il gol è importante per te e per i compagni, ma è quando c’è il sacrificio comune e la voglia di vincere di squadra che è molto bello – ha dichiarato SuperFede -. La Champions è davvero una competizione a parte, non è un modo di dire. Ci sono mille fattori dentro, i dettagli, le sfumature. A parte che incontri tutte le squadre più forti d’Europa, ma poi in un secondo cambia tutto. Perché hai giocatori così bravi davanti, che in un secondo può cambiare tutto”.

Bernardeschi tra pagelle e social

Non le leggo, credo fortemente in una cosa: un giocatore sa benissimo quando ha fatto bene e quando ha fatto male. Giochiamo da così tanti anni che ogni giocatore è normale sappia com’è andata la partita. Fa piacere quando vedi che parlano di te e ti fanno i complimenti, ma fanno anche piacere le critiche, perché da una critica c’è sempre qualcosa di costruttivo. Questo ovviamente quando sono critiche costruttive e non per cattiveria. Commenti social? Ringrazio sempre le persone che mi stanno vicine e sono tante e di questo sono felice. Secondo me non si devono amare i complimenti e odiare le critiche, sarebbe troppo facile“. 

I tatuaggi di Bernardeschi

Ho un braccio tutto dedicato alla mia fede. Il primo è stato il Padre Nostro, ora ho la schiena tatuata. Ci sono due angeli che mi proteggono e mi guardano le spalle e poi ho armature di vecchi guerrieri. È la parte strong. Poi ci sono molte decorazioni“.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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