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Juve, Chiellini scalpita: è già alla Continassa

TORINO – «Giorgio è l’anima per la sua applicazione, la professionalità, la forza mentale, la capacità di trascinare i compagni in allenamento e in partita. E’ una perdita pesante», si rammaricava Maurizio Sarri il 13 settembre, alla vigilia di Fiorentina-Juventus e del suo debutto sulla panchina bianconera, ritardato dalla polmonite. Il tecnico aveva appena finito di elogiare la «mentalità feroce» di tutta la squadra, sottolineando di non aver «mai visto un gruppo di giocatori rimasti a casa mentre gli altri sono in Nazionale allenarsi con questa intensità», ma alla domanda su chi lo avesse colpito in particolare sotto questo aspetto non aveva potuto fare a meno di menzionare Chiellini, fermato un paio di settimane prima dalla rottura del crociato del ginocchio destro.

Tre giorni

Con quell’applicazione sottolineata da Sarri e additata ad esempio per i suoi giocatori anche dal tecnico del Toro Walter Mazzarri (che nel 2003-04 allenò nel Livorno un Chiellini non ancora ventenne ma già punto fermo della squadra che conquistò la promozione in Serie A), ieri il capitano bianconero era già sul campo alla Continassa, concentrato sull’ultimo tratto della salita che lo porterà a tornare in campo. Ovviamente tutti i giocatori juventini, anche in questi giorni di festa e di vacanza, non hanno trascurato il lavoro personalizzato necessario a presentarsi pronti alla ripresa degli allenamenti fissata per lunedì 30, ma il fatto che con tre giorni d’anticipo Chiellini fosse già al centro sportivo è l’ennesimo esempio di quella «capacità di trascinare» citata da Sarri. Ed è l’indice della determinazione con cui il difensore sia pronto ad avventarsi sull’ultimo tratto della salita che lo porterà al ritorno in campo.

Spartiacque Lione

Un tratto di salita che adesso è difficile misurare con esattezza: «Fino a febbraio non sarà a disposizione», ha chiarito Sarri dopo l’inserimento di Chiellini tra i convocati per la Supercoppa. Quasi certamente fine febbraio, forse inizio marzo: dipenderà da come andrà l’ultima fase del lavoro, quella più intensa. Due sono le certezze: la Juventus ritroverà il suo capitano e il leader della sua difesa per la fase finale e più importante della stagione; nessun rischio verrà corso per anticiparne il rientro.

 


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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