TORINO – Dalla alla League: passo breve, ma anche logico, per Aaron Ramsey. La contingenza del momento (ovvero l’assenza di Douglas Costa per infortunio) ha spinto Maurizio Sarri a esplorare nuove-vecchie vie, vale a dire, quel 4-3-1-2 che era diventato il personale marchio di fabbrica nell’esperienza di Empoli. Un sistema di gioco in cui l’allenatore ha trovato anche un interprete di eccezione per metterlo in pratica. Perché il gallese, che dopo il debutto con il Verona aveva detto di sentirsi una mezz’ala box-tobox, fin dalla seconda prova – in trasferta contro il Brescia – ha confermato le eccellenti doti di duttilità che ne hanno accompagnato la carriera, muovendosi a suo agio nei compiti da trequartista.
Pronto per la Champions
Lo ha fatto nel turno infrasettimale, lo ha ribadito sabato contro la Spal. Ed è pronto a farlo anche questa sera, in Champions per l’appunto, contro il Bayer Leverkusen. Sarri, in questo ruolo, ha indicato Paulo Dybala e Federico Bernardeschi come eventuali alternative. L’argentino, però, finora si è proposto come eccellente spalla di Cristiano Ronaldo, mentre l’azzurro non ha ancora trovato la brillantezza richiesta a un trequartista. Compiti che il gallese, invece, svolge al meglio.