MADRID (Spagna) – È il minuto 94 di , i colchoneros hanno appena rimontato due reti ai bianconeri ma non hanno fatto i conti con l’orgoglio smisurato di Cristiano Ronaldo: il portoghese va via in dribbling tra due, tre, quattro avversari, alza la testa per una frazione di secondo e fa partire una rasoiata che si spegne sul fondo per questione di millimetri, con Oblak che può soltanto seguire con lo sguardo la traiettoria di un pallone sul quale non sarebbe mai potuto arrivare. Poi, tira un sospiro di sollievo, così come Simeone e i tanti tifosi di casa presenti.
“Vi ho messo paura, eh?”
CR7, invece, ancora a caccia del primo gol al Wanda Metropolitano (ma sono 25 quelli segnati all’Atletico in carriera) e sommerso di fischi dal primo all’ultimo istante di gioco, tra il serio e il faceto, si rivolge verso la tribuna a sè più vicina del mega-impianto madrileno e mima l’inequivocabile gesto con la mano destra: “Vi ho messo paura, eh?“. In zona mista i giornalisti spagnoli hanno chiesto spiegazioni su quel gesto allo juventino che, secondo “Marca”, ha risposto al giornalista de ‘El Chiringuito’: “Imparare, dovete imparare“. Per il quotidiano madrileno è da capire se l’invito del portoghese fosse indirizzato ai cronisti, ai tifosi dell’Atletico o a tutto l’ambiente. Ad ogni modo, c’è una sorta di conto aperto tra l’ex Real e la tifoseria dei “materassi”: lo scorso anno, in occasione dell’andata degli ottavi di finale, il fenomeno lusitano “ricordò” (in quel caso, alla curva) le cinque Champions League vinte in carriera.
