TORINO – Situazione curiosa: Paulo Dybala può sperare di riabbracciare l’amico fraterno “il brother” Paul Pogba, nel migliore dei casi. Nel peggiore, o comunque nel più beffardo dei casi, può invece finire per sovvenzionarne l’acquisto. Nell’eventualità in cui, cioè, proprio lui dovesse diventare il grande sacrificato che tutti gli anni viene ceduto dal club onde foraggiare le altre manovre.
E’ un classico e rodato discorso di sostenibilità, di rispetto del fairplay finanziario: perché è pur vero che sotto la gestione Andrea Agnelli la potenza di fuoco juventina è cresciuta a dismisura, così come il fatturato, ma né le risorse né il monte ingaggi sono illimitati. Nell’estate 2019 il principale indiziato a lasciare la Juventus a fronte di una offerta degna è da individuare proprio tra Dybala, Miralem Pjanic e Douglas Costa. In cuor suo, comunque, l’attaccante argentino tifa per una nuova stagione in bianconero proprio insieme con l’amicone. Il feeling in campo è pari a quello che c’è fuori. «Paul è un grande giocatore, chi non lo vorrebbe nella sua squadra? Non so quale sarà il suo futuro ma gli auguro il meglio», ha più volte spiegato la Joya.